Tagliavanti (Cciaa): il Tavolo per Roma? Non deve chiudere

Colloquio con il presidente della Camera di commercio. "Il confronto vada avanti, anche con la Raggi. Bene le leggi speciali per i finanziamenti a Roma". Asse con Unindustria

Morto un Papa se ne fa un altro. Dunque, chiuso un tavolo, se ne allestisce uno nuovo. Lorenzo Tagliavanti, presidente della Cammera di Commercio di Roma e figura di primo piano nella tentata concertazione immaginata dal ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, per rilanciare Roma, non ci sta a gettare la spugna.

E nei fatti, crea un prezioso asse con gli imprenditori di Unindustria, anch’essi desiderosi di rivere riaperto il confronto. E’ vero, il sindaco Virginia Raggi e Calenda hanno interrotto bruscamente le comunicazioni, scatenando l’ira delle imprese che vedevano nel Tavolo per Roma una speranza di coesione per la Capitale.

Qualcosa non ha funzionato, è indubbio, dice a Radiocolonna.it Tagliavanti. “Dobbiamo fare una piccola premessa. Le campagne elettorali deteriorano tutto. E questa del 2018 non è stata da meno. Però, detto questo, dobbiamo metterci bene in testa una cosa. Un tavolo istituzionale è un qualcosa di permanente, non occasionale. Sarebbe come dire che il confronto tra imprese e politica deve avvenire solo in certi momenti. Sbagliato. Questo deve essere un qualcosa di permanente, che vada avanti. E lo dico a nome del sistema imprenditoriale che rappresento, visto che è un’opinione condivisa da tutto il mondo produttivo.

Per Tagliavanti, insomma, bisogna riprendere in mano la cosa. Ma con o senza la raggi, visto il precedente? “Certo che ci deve stare anche il sindaco, rappresenta l’istituzione Roma. Ora più che mai abbiamo bisogno di confronto e di trovare delle idee per questa città. Quindi dico due cose. Primo, riprendere il tavolo e poi ben venga una legge speciale su Roma, che consenta finanziamenti costanti alla Capitale. Con tutto il bisogno di infrastrutture che c’è. Per non parlare dei servizi. Calenda ha reagito così, va bene, ma non dimentichiamo che sopra ogni cosa c’è il bene di questa città”.

Le parole di Tagliavanti troveranno sicuramente una sponda preziosa in Unindustria. Proprio due giorni fa, il presidente Filippo Tortoriello è intervenuto sul tema. “Tutto molto semplice. Se non c’è una progettualità da parte del Comune è impossibile accedere a finanziamenti e fondi. Il Tavolo di Calenda aveva questo obiettivo e ciò che dice il ministro è condivisibile. Io spero che il tavolo non solo non sfumi ma vada avanti. L’impegno da parte nostra è stato forte. Io penso che la sindaca possa valutare l’opportunità di rivedere certe posizioni nell’interesse della città”.

 

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