Tram di Viale Palmiro Togliatti: quello che non va nel progetto (e come fare per migliorarlo)

Il Comune di Roma annuncia la fase partecipata, Salviamo la Metro C sprona i cittadini a dare il proprio contributo

Otto chilometri di tranvia, 21 fermate, una capacità della linea di 3500 passeggeri (per direzione nell’ora di punta) e un costo che si avvicina ai 200 milioni di euro. Sono i numeri del tram Togliatti, il progetto per la mobilità capitolina che dovrebbe collegare la stazione metropolitana di Ponte Mammolo (linea B) con quella di Subaugusta (linea A), percorrendo tutto viale Palmiro Togliatti, scambiando con la nuova linea C a Centocelle e con la le ferrovie regionali attraverso un viadotto di sovrappasso. Quest’opera, di grande importanza strategica per il quadrante est della città, è stata votata anche dai cittadini romani ed è entrata a far parte del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che ha visto la cittadinanza esprimere un parere e partecipare alle scelte delle opere di mobilità strategiche da realizzare per Roma. Negli ultimi giorni c’è stata un’importante novità sul fronte della tranvia Togliatti. Il Comune di Roma, tramite i propri canali ufficiali, ha dato il via alla fase partecipativa, ovvero al momento in cui i cittadini di Roma avranno la possibilità di dare pareri e proporre soluzioni integrative. “L’obiettivo è quello di coinvolgere i cittadini per proporre eventuali interventi migliorativi; per questo è possibile inviare idee, suggerimenti e proposte all’indirizzo  assessoratollppmobilita.mun05@comune.roma.it “scrive il Campidoglio.

Musica per le orecchie di chi, come Salviamo la Metro C, ha sempre avuto un’attenzione particolare per l’infrastruttura che collega Ponte Mammolo con Subaugusta. Il comitato, infatti, pur ritenendo l’opera di grande importanza da anni mette in luce alcune problematiche progettuali ed eventuali correttivi per attenuarle.

Al centro della critica di Salviamo la Metro C c’è la velocità media dei futuri tram, calcolata su stime fatte proprio dai blogger e stimata attorno ai 16,5 km/h.

“Sempre che i numeri della velocità media fossero corretti e non troppo ottimisti, comunque questi rimangono numeri da tranvia urbana, appena migliori di quelli della ‘normale tranvia romana’. E non è una buona notizia, visto che le tranvie romane sono tragicamente lente, ingolfate dalle troppe fermate e dai troppi semafori – spiegano – Nessuno, o quasi, prenderà questo tram per fare tratte medio lunghe e pertanto finirà per fare concorrenza ai bus, tipo il 451, che peraltro ha praticamente lo stesso numero di fermate di questo tram, 21 contro 20, ma non efficacemente alle auto”.

Il problema, dunque, andrebbe ricercato nel numero eccessivo di fermate, da ridurre di almeno 5/6 unità, ma anche nel mancato prolungamento previsto a nord.

Salviamo la Metro C, poi, invita la cittadinanza ad aderire alla fase partecipativa inondando di mail costruttive la casella di posta segnalata dal Campidoglio.

“Tempestate la e-mail del municipio con le vostre proposte ed eventualmente chiedete il prolungamento Nord come da Saxa Rubra-Laurentina, o almeno un forte razionamento del numero delle fermate così da non rallentare eccessivamente un servizio con la potenzialità di diventare la prima vera metrotranvia moderna a Roma” conclude il comitato.

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