Sono ancora in corso sulla linea A della metropolitana di Roma i lavori di rinnovo dei binari nelle ore notturne, quando il servizio è sospeso, quindi dalle 23:30 alle 5:30 tra la domenica e il giovedì e tra le 1:30 e le 5:30 il venerdì e il sabato. È quanto emerso dalla relazione dell’ingegnere Paolo Carrillo, dirigente di Atac, nel corso della commissione capitolina Mobilità presieduta da Giovanni Zannola del Pd. Interpellato dalla capogruppo del M5s in Campidoglio, Linda Meleo, che chiedeva conto dei lavori svolti nella tratta Anagnina-Ottaviano, riaperta l’otto dicembre scorso, in occasione delle festività natalizie, Carrillo ha spiegato: “L’interruzione del servizio, che permetteva di avere una più ampia disponibilità oraria durante la notte per intervenire tra Anagnina e Ottaviano, è terminata a dicembre. Questo non significa che non abbiamo continuato a lavorare durante le notti per una serie di operazioni di saldatura e altre attività da finalizzare”. Meleo ha quindi chiesto: “Sono stati completati i lavori su tutta la tratta tra Anagnina e Ottaviano, secondo l’appalto aggiudicato nel 2021? Fino a che punto si è arrivati con questi lavori?”. In replica il dirigente di Atac ha chiarito: “La risposta è che in realtà stiamo continuando a lavorare, con una disponibilità di ore inferiore anche se lavoriamo su una parte minore di quel tipo di appalto. A oggi abbiamo completamente rinnovato i binari fino a Spagna e stiamo intervenendo ovviamente sul tratto successivo”.
Metro B e C di Roma frequenze dilatate fino a fine anno
I rallentamenti del servizio sulle Metro B e C di Roma – dove le attese talvolta arrivano anche a 20 minuti tra un passaggio e l’altro – sono determinati da una carenza di treni, a causa dei convogli in manutenzione e lo slittamento in avanti nella consegna dei nuovi treni: a oggi sulla linea blu ne circolano 16 a fronte dei 25 previsti per l’anno giubilare e sulla linea verde ce ne sono 9 in funzione sui 13 disponibili. Se la passa meglio la Metro A con 28 treni circolanti. È il quadro tracciato dall’ingegnere Paolo Carrillo.
Il cronoprogramma per il rientro dei treni dalle revisioni prevede: sulla Metro B il recupero di 2-4 convogli per maggio-giugno e un complesso di una ventina di treni circolanti per la fine del 2024; sulla Metro C invece è previsto il recupero di un convoglio per portare a 10 unità la flotta circolante e portare a 8 minuti la frequenza del servizio per il 2025. “Per quanto riguarda la parte manutentiva della Metro B sono previste in questo momento una serie di operazioni di manutenzione di secondo livello che riguardano la revisione intermedia dei treni Caf 400 – ha detto Carrillo -. L’arrivo dei nuovi treni è slittato in avanti e questo ha determinato una criticità dal punto di vista del servizio: il piano manutentivo che era stato pianificato prevedeva l’arrivo del nuovo materiale rotabile, e quindi il rinnovo della flotta, in coincidenza con l’avvio dei piani manutentivi. Questo non è accaduto e quindi il piano manutentivo è diventato penalizzante dal punto di vista del servizio”.
“Come Atac, per mitigarne l’effetto – ha proseguito il dirigente di Atac -, l’estate scorsa abbiamo avviato un gruppo di lavoro con Ansfisa e i costruttori dei treni, parliamo dei due costruttori dei Caf 400 e Hitachi per Metro B, e abbiamo modificato i piani manutentivi: il che vuol dire, in termini semplici, che spendiamo più ore manutentive in termini di controlli ispettivi in modo da poter estendere le scadenze di secondo livello. Questo ci ha consentito di mitigare l’effetto di ritardo dell’arrivo dei nuovi treni. Partiamo con un 2024 in cui abbiamo sulla Metro B disponibili 16 treni – ha sottolineato Carrillo – e abbiamo una previsione di messa in servizio, da parte dei treni in revisione intermedia, tra i 18 e i 20 treni a maggio-giugno di questo anno per arrivare a 20-21 treni a fine del 2024. Il programma di revisione intermedia termina a metà del 2025, per l’anno giubilare dovremmo avere 24-25 treni sulla linea B della metropolitana. Per l’arrivo dei nuovi treni, stando al contratto tra Roma Capitale e Hitachi, 14 treni di cui 12 su Metro B, è previsto per la primavera del 2025”.
Sulla Metro A “il discorso manutentivo è più o meno lo stesso ma le attività sono iniziate prima e quindi il servizio di Metro A ne risente meno – ha rilevato Carrillo -. Attualmente su Metro A circolano 28 treni e sarà così per il 2024. Il programma è costruito in modo da avere un certo numero di treni in manutenzione garantendo comunque un servizio all’utenza su cui non abbiamo particolari lamentele, siamo allineati a quanto previsto dal contratto di servizio”. E infine sulla Metro C “abbiamo 13 treni e abbiamo varato un programma per il finanziamento del dipartimento per le revisioni decennali – ha concluso il dirigente di Atac -. Attualmente abbiamo 9 treni circolanti e stiamo ipotizzando per l’anno giubilare la possibilità di modificare il programma manutentivo in modo da aumentare la disponibilità di treni, avevamo immaginato 10 treni con una frequenza di 8 minuti considerando anche l’apertura di due nuove stazioni: contiamo di poter tenere fede a questo programma”.