Trasporti: Ncc Italia, Salvini impugna ordinanza del Tar

Per il presidente dell'associazione Ncc Italia, Luca Notarbartolo, l'atto del ministro è un "sabotaggio" nei confronti di un’intera categoria produttiva, dei cittadini e dei turisti

Matteo Salvini impugna l’ordinanza del Tar sugli Ncc. A darne notizia è il gruppo degli Ncc Italia che scrive in una nota: “Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del ministro Matteo Salvini, rappresentato e difeso dall’avvocatura generale dello Stato ha presentato appello cautelare al Consiglio di Stato contro Associazione Ncc Italia per l’annullamento dell’ordinanza del Tar Lazio, pubblicata in data 16 gennaio 2025, che ha sospeso il decreto interministeriale sul Foglio di Servizio Elettronico per il noleggio con conducente”.

Per il presidente Luca Notarbartolo l’atto del ministro è un “sabotaggio” nei confronti di un’intera categoria produttiva, dei cittadini e dei turisti. “È ormai chiaro che gli spostamenti delle persone non gli interessano più e l’unico spostamento che vede possibile è quello desiderato ardentemente: il proprio, verso la poltrona del Viminale”, prosegue Notarbartolo. L’associazione a tutela degli autisti di Noleggio con conducente spiega come nonostante la condanna al pagamento delle spese di lite per un totale di 16 mila euro (sono otto, infatti, le ordinanze del Tar Lazio che hanno dato ragione al Noleggio con Conducente contro il ministero dei Trasporti), Salvini continua a dimostrare “tutta la sua inadeguatezza alla guida del Mit”.

Il Tar – ricorda Ncc Italia – ha chiaramente affermato che il decreto contestato dall’Associazione ha “indebitamente introdotto disposizioni che non appaiono ragionevoli e proporzionate”, nonostante questo “il ‘Capitano’ continua a sperperare fondi pubblici ricorrendo in appello al Consiglio di Stato”, incalza Notarbartolo. L’associazione ritiene che l’unica soluzione possibile sia l’apertura di un tavolo politico che porti ad una riforma integrale dell’ormai anacronistica legge 21 del 1992. Un processo di riforma sostenuto anche da forze della stessa maggioranza (Forza Italia). “Differentemente – conclude Notarbartolo – se il ministro proseguirà nella sua personale guerra al Noleggio con conducente non potremo far altro che combattere, come Davide contro Golia, difendendoci in ogni aula di tribunale, pronti ad impugnare qualsiasi ulteriore atto che riterremo lesivo degli interessi della categoria che rappresentiamo”.

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