Trasporti Municipio Roma XII: a Massimina si pensa a minibus a chiamata con app

Per il servizio si stima una spesa di un milione di euro

Prenotare un (mini) bus a qualsiasi ora. Farsi prelevare dove si vuole per raggiungere la meta scelta, senza perdere tempo nelle varie fermate standard. Chi vorrebbe un servizio del genere? Tutti, ovviamente. E ad usufruirne, per primi, dovrebbero essere gli abitanti di Massimina. Lo scrive La Repubblica Roma.

Lì il Comune sta pensando di sperimentare il progetto dei mini bus a chiamata: auto da 9 posti, da prenotare in tempo reale o fino a 6 giorni successivi, per circolare nel quartiere con più facilità senza dover seguire un percorso prestabilito. Dei taxi comuni, in pratica. La proposta lanciata nel 2017 era finita nei cassetti di Palazzo Senatorio, adesso l’Amministrazione l’ha rimessa sulla scrivania.

Nessuno però si sbilancia sulle tempistiche di realizzazione. L’obiettivo è migliorare il trasporto pubblico locale di linea nei quadrante di Massimina, che in base ai rilievi dell’epoca aveva 11 mila residenti: dopo l’anno di sperimentazione si deciderà se continuare, portando i mini bus nelle altre periferie. Come funziona il servizio? Prima di tutto serve la Metrobus Card Roma e registrarsi su un’applicazione per ricevere il codice utente, da comunicare per effettuare la prenotazione (tramite la stessa app, call center o un portale dedicato) e per salire sul mezzo. Una volta preso appuntamento, la centrale operativa di Atac manderà la conferma e l’orario di passaggio della vettura. Che potrà essere modificato di circa 10 minuti per permettere di inserire nella corsa anche altri utenti. Il conducente dovrà fermarsi solo nelle fermate che arrivano tramite app.

Saranno garantiti gli spostamenti – dalle ore 5.30 alle 24.00 dal lunedì alla domenica, festività incluse – solo nei luoghi e nelle vie presenti nell’elenco che farà il Comune.

Tra le novità del servizio ci sono anche l’app per i conducenti, per consentire un facile coordinamento dei passeggeri e delle prenotazioni; uno strumento di amministrazione per la centrale; il reporting in tempo reale e un algoritmo che calcola l’utilizzo ottimale dei veicoli in base alle richieste in arrivo in tempo reale. Si può utilizzare il minibus senza prenotazionesolo se l’utenteè già iscritto, se c’è disponibilità di posti e se la destinazione da raggiungere è interna al percorso del viaggio in corso. Atac dovrà garantire la presenza di 3 minibus attivi con una livrea personaìizzatae un coloread hoc per es sere riconoscibili: l’Amministrazione ovviamente propenderà per mezzi elettrici o ibridi. Ogni veicolo, che deve essere di 9 posti (compreso autista), deve avere un Gps e garantire l’accessibilità ai diversamente abili con la predisposizione al più per due carrozzine. Il costo del servizio? Nel 2017 il budget previsto era di 900 mila euro: ora, con l’aumento dei prezzi e l’inflazione, si stima una spesa di un milione di euro. «È un altro pezzo del puzzle di aumento della qualità e della quantità del trasporto pubblico che – spiega l’assessore alla Mobilità Eugenio Patané – in particolare serve le periferie. Partiamo da Massimina ma è una sperimentazione estendibile agli altri quartieri nella fascia a cavallo del Grande raccordo anulare».

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