Tutte le risposte che le imprese romane aspettano dal voto

Dalla Camera di commercio emergono le prime priorità per Roma e la Regione. Infrastrutture, formazione e banda larga, per tornare ad essere ambiti

Chiunque prenderà la guida della Regione Lazio dopo il voto del 4 marzo dovrà tenere bene in mente una cosa. Roma e il suo sistema industriale vanno rilanciati al più presto. Ne sono fermamente convinti dalle parti della Camera di commercio di Roma, dove in vista della tornata elettorale si stila la lista di priorità per Roma.

Tanto per cominciare, bloccare l’emorragia di imprese che negli ultimi mesi hanno abbandonato la Capitale. Dunque, come è nei pensieri del presidente dell’Ente di Piazza di Pietra, far tornare Roma una meta ambita per chi vuole fare impresa.

Ma per fare questo serve infrastruttura e servizi. Dunque, secondo problema, la digitalizzazione, ovvero lo sviluppo della banda larga ma anche trasporti all’altezza della situazione, magari per servire al meglio appositi distretti industriali, come potrebbe essere l’Eur o la Fiera.

Non è finita qui. Bisogna investire nella formazione dei giovani e meno giovani. Per innalzare il livello medio di preparazione del capitale umano. Ma soprattutto, una netta semplificazione burocratica per le imprese.

Idea condivisa anche dalle aziende associate in Unimpresa. Nell’intervista rilasciata a Radiocolonna.it, il presidente della sezione Roma Ivan Sciarretta ha spiegato come “noi abbiamo richieste precise per le nostre imprese. Tanto per cominciare la burocrazia che è la madre di tutti i mali. Per questo è così difficile fare impresa qui. Le do un dato su tutti. Noi lavoriamo 180 giorni all’anno per pagare adempimenti fiscali e burocratici”.

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