Questo, ma forse ancor più il prossimo, sarà un anno chiave per Zètema. Fresca di rinnovo della governance (Francesca Jacobone presidente, Remo Tagliacozzo ad) dopo il regno ventennale di Albino Ruberti, per la società dei musei a Roma è tempo di recuperare un po’ di terreno perduto. Tornare cioè a macinare ricavi e utile, voci che negli ultimi due esercizi hanno sofferto un po’.
Prendendo per esempio l’ultimo bilancio consuntivo, quello 2016, si scopre che il valore della produzione è passato dai 60,4 milioni del 2014 ai 56,8 dello scorso anno, passando per i 58 del 2015. Sul terreno sono dunque rimasti circa 4 milioni di ricavi. Anche il margine operativo ha registrato una flessione, visto che nel giro di due anni è calato di oltre 1 milione, dai 5,7 del 2014 ai 4,6 del 2016.
Tutto ciò non ha però impedito a Zètema di rimanere in zona utile. Anzi, a guardare i conti del 2016, i profitti della società sono addirittura aumentati. Se due anni fa Zètema ha chiuso i conti con un utile di 25 mila euro, l’anno scorso si è assistito a un balzo di 40 mila euro, portando il totale a 85 mila euro.
Bisogna fare attenzione però, perchè il risultato è merito soprattutto di due fattori. Taglio dei costi e meno tasse pagate. Sui primi, i costi operativi sono per esempio scesi da 23 a 21 milioni, mentre i costi del personale sono passati dai 32 milioni del 2014 ai 30 del 2016. E le tasse? Qui c’è stata la vera spinta, visto che le imposte sul reddito della società (Ires) è crollata dai 920 mila euro versati nel 2014 ai 231 dello scorso anno.
Ma a fare davvero paura sono gli investimenti. Lo scorso anno la spesa di Zètema per progetti culturali ha sfiorato il mezzo milione di euro (490 mila euro) contro il milione e mezzo speso nel 2015. Forse allora non è un caso se tra le pieghe del bilancio si fa notare come “le recenti misure di contenimento delle spese introdotte nel Bilancio di Roma Capitale impongono una costante ed attenta revisione della struttura economica della società”.
E quest’anno come si chiuderà? Pochi mesi fa Radiocolonna.it aveva anticipato i numeri del 2017, condizionati positivamente dal rinnovato contratto di servizio con l’azionista Comune, a maggio. Per il 2017 la società guidata all’epoca ancora da Ruberti aveva iscritto a budegt un utile di 87 mila euro, contro i 62 mila della gestione 2016.
Ma proprio poche settimane fa Zètema ha diffuso l’aggiornamento del bilancio preventivo 2017, con l’utile rivisto al ribasso a 85 mila euro, contro gli 87 stimati. Alzata invece la stima sui ricavi a 57 milioni, ma purtroppo anche quella sui debiti, portata a 2,7 milioni (contro i 2,6 calcolati in precedenza).
La buona notizia riguarda i posti di lavoro, visto che il nuovo contratto di servizio “potrà far sorgere l’esigenza di ricorrere all’attivazione di nuove assunzioni a tempo determinato in sostituzione di ferie, malattie e maternità”.