ZTL e Stefàno nuovi orari in centro: idea insensata

La pensata di Stefàno di allungare la ZTL in un’area della Capitale già in forte crisi conferma l'assoluto disinteresse del M5s per il Centro di Roma

 

Di questa idea penso tutto il male possibile”. (e noi con lui!). Gianni Battistoni, nota firma della moda maschile e storico leader di via Condotti, boccia senza appello la proposta del presidente della Commissione Mobilità, Enrico Stefàno, che vorrebbe allungare la Ztl del centro storico  fino alle 20.

E’ vero che Stefàno, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, aggiunge che nella delibera d’indirizzo per la Giunta si specifica ‘’compatibilmente con le risorse tecniche, economiche e strumentali a disposizione’’. Ma pensare che basti spostare semplicemente le lancette dell’orologio per ridurre il traffico privato e agevolare la mobilità pubblica (che guarda caso non esiste ed è sull’orlo del fallimento!!) nel Centro storico è davvero da sprovveduti.

Non solo, ma di fronte all’infinito elenco di problemi del Centro, ormai più simile a una casbah orientale, che al cuore pulsante della Capitale della cultura mondiale, Stefàno presta il fianco all’accusa di demagogia pre elettorale. Sceglie infatti la facile adozione di un allungamento di un ‘’divieto’’ di accesso, come toccasana per migliorare la situazione del traffico. Quando invece ci vorrebbe ben altro e lui stesso non può che esserne consapevole.

Dopo oltre un anno e mezzo di Amministrazione pentastellata dove è finito il piano parcheggi ( vedi l’abbandono dei lavori sul Lungotevere Arnaldo da Brescia), che avrebbe permesso di accedere facilmente a piedi nel Centro? Perché non si fanno rispettare i divieti di parcheggio o lo stazionamento in seconda fila? E’ positiva per la vita del turismo e dei romani l’invasione di bus che restano spesso incastrati nelle strettoie? Che dire del fetore e dell’orrore del deficit di pulizia? Dai sacconi dell’immondizia, agli ammassi di cartoni fuori dai negozi e ristoranti a tutte le ore del giorno e della sera. E vogliamo parlare degli escrementi dei cani, spesso monumentali, resistenti e “dilaganti” anche con la pioggia? E non soffermiamoci troppo sulla pavimentazione a “gruviera”, sui marciapiedi allargati per rendere piacevole il passeggio e trasformati damblè in comodo parcheggio per furgoni e camioncini.

Il tutto con buona pace del municipio I  che dopo decine di riunioni, proclami e impegni per facilitare e migliorare la vita e il commercio del Tridente e Tridentino pare abbia abbandonato sia la lotta che l’interesse verso i problemi della zona.

Ci si era battuti (con buone speranze di riuscita)  ai tempi della giunta Marino per un’apertura “anticipata” (alle 18) dei varchi a favore del commercio e della vivacità del Centro. Ora la disastrosa proposta di Stefàno non solo non ne tiene conto ma dà la botta finale all’indotto (risoranti, negozi ecc) del Centro. Già immaginiamo le vie principali dello shopping: buie, desertificate e pressochè dimenticate.

Certo che se va avanti così Stefàno dovrà inventarsi, dopo questa inopportuna pensata, un ben più difficile e ponderato incentivo per il ritorno in un Centro Storico ormai snaturato e degradato invaso da negozietti di cianfrusaglie, minimarket, venditori abusivi (a decine se ne contano fra Via Condotti e p.zza di Spagna), con pochi vigili stanchi e impotenti, e pieno di b&b spesso clandestini.

Tutta questa “vergogna” si allarga tranquillamente a macchia d’olio sostituendosi con straordinaria rapidità ai negozi di qualità e alle case di residenti che se ne vanno a gambe levate. Tanto più che gli affitti per i punti vendita così come per le abitazioni sono sempre più spesso insostenibili ,ingiustificati e assolutamente scollegati dai reali mutamenti (negativi) del “nuovo” centro Città.

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