Inizia l’era dell’Acea a Cinque Stelle

Raggi all'assemblea chiamata ad approvare i nuovi vertici. "L'acqua resti pubblica, ora un nuovo rapporto coi cittadini". Focus su idrico e rifiuti

L’acqua deve rimanere un bene pubblico a prescindere dalla proprietà delle infrastrutture. Virginia Raggi, in occasione dell’assemblea di Acea di cui il Campidoglio è azionista al 51%, lo ha ribadito ancora una volta. Chi immagina un’acqua in mano ai privati, si sbaglia di grosso.

L’assise dei soci è stata chiamata questa mattina al rinnovo del board proprio su decisione del Comune (qui il focus di Radiocolonna.it sui nuovi vertici). “Quanto all’acqua – ha detto – sottolineo che si tratta di una risorsa pubblica sempre più preziosa, ed in quanto tale va salvaguardata. Non a caso nello statuto di Roma Capitale stiamo riconoscendo il diritto all’acqua”.

“I cittadini”, ha spiegato il sindaco, “sono il punto di riferimento di Acea: attraverso Roma Capitale sono membri a pieno titolo del Consiglio di Amministrazione e vanno ascoltati. Mi riferisco alla volontà popolare espressa nel referendum del 2011 con il quale è stato stabilito che l’acqua resti un bene pubblico. Dobbiamo garantire questo diritto sempre, come obiettivo strategico prioritario. L’innovazione non può prescindere dalla limitazione degli sprechi, dalla valorizzazione del recupero delle acque e dal loro riuso”, ha aggiunto Raggi per la quale “la proprietà delle infrastrutture non deve pregiudicare la pubblicità dalla risorsa che deve essere accessibile a tutti e non può sottostare solo a logiche di mercato o speculative”.

Il primo cittadino ha poi spiegato le ragioni del ribaltone che ha portato alla nomina del nuovo board, coordinato dal presidente Luca Lanzalone e dall’amministratore delegato Stefano Donnarumma. Acea “cambia per migliorare ancora, è questa l’azienda che l’amministrazione di Roma Capitale ha disegnato per il futuro”, ha detto.

Ma quali saranno le priorità dell’Acea targata Movimento Cinque Stelle, dopo gli anni del duo Irace-Tomasetti, espressione della giunta Matino? Con la nuova  Acea “investiremo fortemente in ricerca e sviluppo perchè  l’obiettivo è dotare l’azienda ed il territorio di una  moderna rete infrastrutturale e di una impiantistica  all’avanguardia relativamente al ciclo integrato delle acque,  alla distribuzione di energia e al trattamento industriale  dei rifiuti”, ha spiegato Raggi. “In particolare, relativamente a questo ultimo  settore, faccio riferimento al superamento delle forme  tradizionali di smaltimento dei materiali post consumo  mediante combustione: si tratta di una tecnologia obsoleta che non va incontro alle esigenze dei consumatori sempre più  sensibili alle tematiche ambientali”.

Infine, la questione restyling del logo Acea. “Il coinvolgimento dei dipendenti del gruppo è una delle chiavi del successo: know-how e competenze sono un punto di forza dal quale partire. Ereditiamo una vasta esperienza in campo tecnologico ed organizzativo di cui faremo tesoro e che valorizzeremo. Da poco è cambiato il logo aziendale. Si tratta di una operazione di marketing che completeremo attraverso la creazione di una brand identity, partendo proprio dall’interno di Acea. Non si tratta soltanto di un restyling dell’immagine ma della nuova percezione che avrà Acea: un’azienda all’avanguardia, più verde, dinamica e vicina agli interessi complessi dei suoi utenti, i cittadini. Ma per farlo dobbiamo essere noi i primi a esserne convinti. E noi lo siamo”.

Tornando al rinnovo del board, che sarà composto da nove membri e sarà in carica per i prossimi tre anni,  Luca Alfredo Lanzalone viene eletto presidente, prendendo il posto di Catia Tomasetti. In cda entra anche Stefano Antonio Donnarumma che sarà nominato ad nel prossimo consiglio dopo l’assemblea. Per il Comune inoltre entrano Micaela Castelli, Gabriella Chiellino e Liliana Godino. Per il gruppo Caltagirone, azionista con il 2,76% entrano due consiglieri che sono Alessandro Caltagirone e Massimiliano Capece con una lista che ha ottenuto il 12,81% dei voti. Per i francesi di Suez azionisti con il 23,3% e la cui lista ha ottenuto il 13,78% dei voti entrano altri due consiglieri, Fabrice Rossignol e Giovanni Giani.

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