Il piano industriale di Ama diventa un rebus. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi circa un’accelerazione dei lavori per la stesura della strategia per evitare nuove crisi dei rifiuti a Roma, da questa mattina un nuovo alone di mistero.
Tutto è partito dalla segnalazione del consigliere capitolino del Pd, Ilaria Piccolo, che questa mattina ha tentato di incontrare i vertici dell’azienda per prendere visione del piano industriale di Ama. Ma qualcosa è andato storto, come ha denunciato la dem Valeria Baglio su Facebook.
“Sono nella sede Ama di via Calderon de la Barca insieme a Ilaria Piccolo per visionare il piano industriale dell’azienda, ma non ci fanno salire e siamo bloccate da un’ora nell’androne”, racconta Baglio, spiegando che “giovedì abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per il piano industriale che è stato approvato dall’amministratore unico Antonella Giglio il 4 maggio, così come comunicato in una nota del Movimento Cinque Stelle mercoledì sera”
Invece “qui e ci dicono che è in riunione e che alle 15 ci sarà l’assemblea dei soci per il nuovo cda e che quindi ci potrebbero essere degli sviluppi sul piano”. Le due consigliere, però, chiedono “semplicemente di avere una copia del documento approvato già il 4 maggio da Giglio, non capiamo cosa dobbiamo aspettare e perchè non possiamo visionarlo”. Alla fine pare che il piano sia stato consegnato, dietro la minaccia di chiamare i Carabinieri.
Di qui, vista l’impossibilità di visionare il piano, la dura presa di posizione delle due consigliere dem verso il sindaco Virginia Raggi, azionista di Ama. “Game over, il tempo per studiare è scaduto per la giunta Raggi, siamo al fischio di fine partita. La situazione non può che preoccupare se dopo un anno siamo ancora agli studi di fattibilità per gli impianti, a sentire l’assessora Montanari, che oltretutto smentisce la sindaca che nei giorni scorsi diceva di aver comunicato alla Regione la lista dei luoghi. La maggioranza smetta di perdere tempo e passi dalla teoria ai fatti concreti”.
Intanto in Ama sta per andare in scena la fine del tandem amministratore unico-direttore generale, con l’arrivo del board a tre. Proprio in questi minuti infatti sta per iniziare l’assemblea chiamata ad esprimersi sui nuovi amministratori della municipalizzata. Antonella Giglio sarebbe in uscita, viste le sue frizioni con la Raggi e la mancata partecipazione alla selezione dei curricula.