Scontro frontale Meleo-Repubblica: quale sarà il futuro della Metro C?

Tra schermaglie e spy stories, il futuro della linea dipenderà anche dalla posizione del prossimo esecutivo

L’assessora ai Trasporti di Roma Capitale assente alla riunione del CIPE che doveva stabilire l’erogazione di fondi non spesi per le nuove tratte della Metro C.

No, Linda Meleo non è stata invitata alla riunione e i fondi per la Metro C non sono a rischio. Assomiglia più a una spy story che a una schermaglia giornalistica il caso sollevato ieri da Repubblica sulla posizione del M5S romano in merito al futuro della Metro C.

Una storia intricata che in questi mesi ha visto il Comune di Roma e il CIPE – il Comitato interministeriale per la programmazione economica che fa riferimento a Palazzo Chigi – spesso su posizioni diverse.

Sembra infatti che risalga alla scorsa estate la sollecitazione del comitato nei confronti di Virginia Raggi per far autorizzare la rimodulazione delle risorse all’interno del quadro economico per la costruzione della Metro C. Un placet, quello del Comune di Roma, fondamentale per consentire uno stanziamento che vedrebbe lo Stato d’accordo – finanziatore al 70% dell’opera – e che avrebbe anche il ‘sì’ della Regione Lazio. Roma Capitale sembra far melina, anche se la replica di Linda Meleo è perentoria e non lascerebbe spazio a fraintendimenti, confermando che “la Giunta Capitolina ha sottoscritto nero su bianco l’impegno a realizzare il progetto”.

“Trovo abbastanza credibile quello che dice Meleo. Sicuramente l’impegno sui fondi non slitta per una riunione. Quando si tratta di soldi parlano le carte scritte e i documenti – confida il blogger Mercurio Viaggiatore a Radiocolonna – trattandosi di un organo di vertice, mi sembra più logico che l’invitata possa essere la Sindaca, che poi decide chi portarsi come figura tecnica, o al massimo deleghi”.

 

A parte la disputa tra l’assessora e la stampa, che futuro si profila per la Metro C di Roma e le sue future fermate?

 

La partita è complessa e potrebbe intrecciarsi a quella che riguarda la formazione del nuovo governo. A Radiocolonna, Carlo Tortorelli di Trenino Blu ammette che sul tema il M5S ha avuto posizioni spesso ambigue e che per la Metro C si potrebbero profilare tempi bui.

“Era in corso un project review con il precedente governo ma ciò che avrà intenzione di fare il prossimo ancora non si può sapere – spiega il blogger – se un’eventuale esecutivo in cui è presente il Movimento Cinque Stelle si dovesse mostrare contrario al progetto c’è il rischio che davvero si fermi tutto.”

Al centro della disputa c’è anche un equilibrio precario sul fronte delle tempistiche, visto che ci sarebbe sono un anno di tempo per definire il futuro della Metro C. “Una volta che le talpe saranno arrivate al Colosseo bisognerà sapere con certezza quale sarà il futuro della linea – conclude – un giro di boa necessario per capire se bisogna smontare i macchinari o proseguire almeno fino a Piazza Venezia.”

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014