Milano batte Roma sul mattone. Forse sarà perché a differenza della Capitale, il capoluogo lombardo sta vivendo una congiuntura decisamente positiva, da almeno cinque anni. Parola di Bnl-Bnp Paribas real estate, che nei giorni scorsi ha elaborato un report dove mette a confronto la situazione immobiliare delle due città.
Partendo dai prezzi, tradizionalmente l’indicatore più importante per la ripresa del mattone, “a fronte di un numero di trasferimenti di proprietà immobiliari nettamente superiore (salvo per il 2016) che si registra a Roma, i prezzi medi al metro quadro ormai tendono a essere a vantaggio di Milano, nonostante gli effetti che sarebbe lecito attendersi per effetto della regola della domanda e dell’offerta”, si legge nel documento a firma Bnl. Ora, scrivono ancora gli esperti della banca, “analizzando le serie storichedell’andamento dei prezzi si nota come il trend dei prezzi di Milano sia stato costantemente in salita mentre a Roma l’andamento è stato altalenante e con un’accelerazione più contenuta. Un primo netto salto dei prezzi di Milano si è registrato intorno al 2014 per poi arrivare al sorpasso nel 2016”.
Per quanto riguarda, infine, i tempi medi necessari per definire la vendita, i due mercati, seppur con valori comparabili, vedono una prestazione migliore di Milano dove, secondo l’ultima rivelazione trimestrale dell’Osservatorio Nomisma del 2017 in media servono 5,5 mesi contro i 6,5 mesi necessari a Roma nel caso delle transazioni che riguardano edifici nuovi (il dato sull’usato invece tende a coincidere con 6 mesi in media in entrambi i casi). “Avere le capacità, sia tecniche che economico-finanziarie di immaginare imponenti progetti di trasformazione di una determinata porzione di città sono, sempre più in prospettiva, le parole d’ordine alle quali guardare per garantire a Roma un posto in questo cerchio ristretto di grandi città dove vivere ed investire sono non solo dei buoni affari ma anche una buona scelta”.
