Acea continua ad affidarsi ai soggetti terzi, spesso privati, per la gestione dei propri impianti romani. Dopo aver messo nelle mani di General Electric l’ammodernamento dell’impianto di teleriscaldamento presso Tor di Valle, la multiutility capitolina ha deciso di rivolgersi nuovamente al mercato per massimizzare l’efficienza di due strutture chiave nell’approvvigionamento energetico di Roma.
Si tratta degli impianti tecnologici di Saxa Rubra, quartiere a nord che ospita tra le altre cose gli studi della Rai e dell’Europarco, il complesso di grattacieli all’Eur, tra i maggiori componenti dello skyline capitolino.
Si tratta di impianti strategici ed essenziali per le zone in questione, visto che funzionamento avviene attraverso la trigenerazione, ovvero la produzione sia di energia elettrica sia di acqua refrigerata, da utilizzare per i condizionatori d’estate. Per aumentare al massimo “l’efficienza” degli impianti, Acea ha deciso di lanciare una gara per affidare a terzi la gestione e la conduzione degli impianti. Il valore dell’appalto, come emerge dai documenti ha un valore massimo di quasi 430 mila euro.
Nel dettaglio il primo lotto, quello riguardante l’Eur, vale quasi 160 mila euro, che però in caso di prolungamento del contratto, sale a 318 mila euro. Quanto al secondo impianto, l’affidamento della gestione vanta importi per 54 mila euro, anche in questo caso da aumentare a 108 mila euro in caso di proroga.
L’operazione messa in campo da Acea arriva in un momento delicato per la società di energia guidata dall’ad Alberto Irace. La multiutility è infatti al centro di aspre critiche da parte delle associazioni dei consumatori che la accusano di voler avviare una progressiva e silenziosa privatizzazione dell’acqua, attraverso le ultime acquisizioni del gruppo. Da parte sua l’azionista di controllo, ovvero il Campidoglio, ha sempre rassicurato circa il mantenimento dell’azienda in mano pubblica, allontanando dunque lo spettro di una privatizzazione di Acea.