“E’ in corso un tentativo di sostegno al progetto, di far partire un vettore nazionale robusto in grado di fare alleanze”. Lo ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini a Sky Tg24.
“I piani pre Covid vanno rivisti perchè il settore aereo più lentamente tornerà alla nornalità e forse non ci tornerà completamente perchè alcuni canali saranno privilegiati soprattutto per le merci. La trattativa è delicata ed in corso. Venerdì ho avuto un incontro con Vestager ne avremo un altro a breve. I tecnici stanno lavorando tra loro. Viene chiesto il rispetto della normativa sugli aiuti di Stato e l’interesse non è solo nazionale ma anche di altre compagnie che legittimamente chiedono che le regole vengano rispettate. Crediamo che ci sia spazio per un vettore robusto”, ha spiegato Giovannini.
Insomma, Alitalia con ogni probabilità si salverà, per mezzo della newco che l’Ue potrebbe approvare a breve. Ma sarà formato mini. Si perché per l’ennesimo tentativo di rilancio della compagnia lo Stato ha messo a bilancio 3 miliardi di euro, sinora usati solo in minima parte. La prima versione della nuova compagnia Ita prevedeva 52 aerei e 5.200 dipendenti, circa la metà di quelli attuali.