Alitalia, Giovannini tira la volata

Il ministro delle Infrastrutture positivo dopo l'incontro con Bruxelles. Ora si prova a stringere i tempi

“E’ in corso un tentativo di sostegno al progetto, di far partire un vettore nazionale robusto in grado di fare alleanze”. Lo ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini a Sky Tg24.

“I piani pre Covid vanno rivisti perchè il settore aereo più lentamente tornerà alla nornalità e forse non ci tornerà completamente perchè alcuni canali saranno privilegiati soprattutto per le merci. La trattativa è delicata ed in corso. Venerdì ho avuto un incontro con Vestager ne avremo un altro a breve. I tecnici stanno lavorando tra loro. Viene chiesto il rispetto della normativa sugli aiuti di Stato e l’interesse non è solo nazionale ma anche di altre compagnie che legittimamente chiedono che le regole vengano rispettate. Crediamo che ci sia spazio per un vettore robusto”, ha spiegato Giovannini.

Insomma, Alitalia con ogni probabilità si salverà, per mezzo della newco che l’Ue potrebbe approvare a breve. Ma sarà formato mini. Si perché per l’ennesimo tentativo di rilancio della compagnia lo Stato ha messo a bilancio 3 miliardi di euro, sinora usati solo in minima parte. La prima versione della nuova compagnia Ita prevedeva 52 aerei e 5.200 dipendenti, circa la metà di quelli attuali.

La nuova ipotesi a cui si sta lavorando in questi giorni, anche alla luce delle revisioni peggiorative su tempi e entità della ripresa dei trasporti aerei, contempla invece una flotta di 45-48 aerei e un organico tra i 4.500 e 5.000 dipendenti. Lo stanziamento iniziale dovrebbe di conseguenza scendere a 2 miliardi di euro, con il rimanente miliardo da utilizzare in seguito per l’eventuale sviluppo.
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