La pioggia dello scorso weekend, “pur se attesa e apprezzata per il sollievo alla città, non ha certo risolto i problemi derivanti dalla lunga siccità”, scrive Guido Caroselli sul Corriere della sera.

“La conseguenza dei 26 millimetri caduti in 3 giorni (1/3 di quanti si registrano di norma nell’intero mese di settembre) dopo più di 3 mesi di tempo secco, ha dimostrato una volta di più gli effetti delle precipitazioni copiose e concentrate in poco tempo sui terreni agricoli induriti dall’aridità: l’acqua ruscella, cioè scorre in superficie, anziché penetrare in profondità per portare beneficio alle colture e alle falde idriche. E sull’asfalto, in città non attrezzate a riceverla, anche una pioggia intensa ma non eccezionale allaga come un torrente in piena. Il Tevere, ancora in magra, non ha risentito finora dell’apporto pluviale. Il livello misurato ieri dalla stazione idrometrica di Ripetta risulta molto prossimo alla soglia minima di normalità: 5 metri rispetto al livello del mare. Un valore così basso (normale invece tra i 5 e i 7 metri) comporta una minore ossigenazione e inquinamento dell’acqua, e poi problemi per quel poco di navigabilità che offre il fiume, potendo affiorare tronchi, rami e altri detriti”.

Previsione. “Un’altra spallata alla lunga stabilità estiva. Un’intensa e vasta struttura di bassa pressione, con centro sul Mare del Nord, convoglia una forte perturbazione dall’Inghilterra verso la Francia e l’Europa Centrale, e di qui verso l’Italia, attraversata tra sabato e lunedì dal Piemonte alla Puglia. Per Roma, salvo un rallentamento del fronte, il giorno critico è domenica: 15-20 mm. di pioggia, un evento che «normalmente» si verifica in settembre nel 10% dei casi. Sulle coste e nei temporali possono verificarsi forti colpi di vento”.