Tempi bui per Atac anche dal punto di vista della raccolta pubblicitaria. Ogni giorno gli utenti hanno modo di vedere inserzioni pubblicitarie sulle vetture, nelle stazioni della metro e sulle pensiline. Quanto frutta la pubblicità ad Atac? Quali sono stati i trend da qualche anno a questa parte?
Come nell’indagine sulle sanzioni fantasma ai dipendenti, anche in questo caso il testa sacro di riferimento è il Bilancio 2016 alla pagina 145 (questo il link).
Da un primo colpo d’occhio si direbbe che il trend positivo e che Atac guadagna di più in pubblicità rispetto al passato. Il che è vero, visto che rispetto al 2015 gli introiti sono aumentati di oltre 600mila euro.
Premessa: Atac ha ceduto la gestione delle inserzioni pubblicitarie a un privato, IGP Decaux, che paga il canone di concessione ad Atac.
Il problema è che sì, gli introiti sono stati maggiori dello scorso anno ma nettamente inferiori rispetto al 2012.
In questo schema, elaborato da Mercurio Viaggiatore, si vede come il dato negli anni abbia subito una flessione netta: 15,3 milioni di euro di ricavi nel 2012, 8,3 nel 2017.
Atac negli anni ha perso appetibilità e prestigio e di conseguenza il canone s’è assottigliato? Una tesi che può avere credibilità fino al punto in cui si fa il raffronto tra il 2015 e il 2016 e si nota un aumento, seppur contenuto, degli introiti.