Weekend di festa. Ponte lungo e gite fuori porta. In via Margutta la classica e storica manifestazione dei 100 pittori. Un mare di gente a “struscio” e tanti turisti estasiati.
Ma stamattina, con i cavalletti degli artisti ancora chiusi, tutto cambia volto e l’allegria della vacanza diventa buia come l’inferno. In vicolo del Babuino, pochi metri di sampietrini che collegano via Margutta a via del Babuino, si verifica l’ennesimo FEMMINICIDIO.




Lui ammazza lei. Una lite violenta appena sentita dagli altri inquilini e poi il grande silenzio. Non vi raccontiamo il quotidiano dei protagonisti, lo faremo magari in seguito. con dati più certi e meno emozione. Depressione? Amore finito? Gelosie? Tutte e nessuna di queste cose, forse. Ma resta il fatto di un’altra donna uccisa, di un uomo normale diventato assassino e di tante vite distrutte. In questi palazzi del centro ci sono soprattutto “case vacanze”, appartamenti vissuti per pochi giorni. Loro però ci vivevano da almeno 1 anno e ½, anche se erano pochissimo conosciuti e a chiedere in giro, pare, non se li ricordi nessuno.
Questa tragedia ce ne riporta alla mente un’altra di tanti anni fa che, anche il quel caso, aveva come sfondo l’allegria e il colore dei 100 pittori. I fatti: un’artista, Fernanda Durante, espone i suoi lavori, per altro molto apprezzati. Poi una mattina (forse del terzo giorno) non apre la postazione e la sua piccola mostra resta inspiegabilmente chiusa. Nessuno sa niente, la cercano. Nulla. Dopo qualche tempo ritrovano il suo cadavere a Campoleone. Seminuda, pugnalata, stuprata. Ancora oggi è un mistero, anzi “il mistero di via Margutta”. Tante ipotesi e tutte buie. Come per l’omicidio di oggi: festa in strada e per la Città, dramma, dolore e morte nel privato di un appartamento in affitto.