Economia Roma e Lazio: segnali di una nuova primavera

Nel periodo 2021-2024 l’economia romana potrebbe crescere di 2,5 punti in più del Pil dell’Italia. Per il Lazio Pil di quest’anno intorno al 6,5 per cento. Commercio, costruzioni e manifatturiero trainanti

Non senza sorprese la ripresa dell’economia italiana si sta confermando ben più robusta di ogni previsione. A primavera la media indicava un rimbalzo del Pil intorno al 4,5% mentre oggi è acquisito un tasso di crescita del 6,1% e l’ultimo trimestre dell’anno potrebbe offrire ulteriori sorprese positive.

Il rimbalzo non è omogeneo sia in termini settoriali che geografici. La manifattura è ripartita con vigore mentre ad esempio il turismo accusa ancora una congiuntura debole specialmente nelle grandi città.

Concentrando lo sguardo su Roma e Lazio, tuttavia, stanno emergendo segnali molto incoraggianti, in particolare in chiave prospettica. La crisi provocata dalla pandemia ha investito un tessuto economico romano e laziale che scontava un decennio di progressivo arretramento, in particolare determinato dalla forte riduzione degli investimenti pubblici. Tra dicembre 2019 e giugno scorso solo nel comune di Roma il numero delle imprese è sceso di 8.300 con la perdita di circa 50mila posti di lavoro.

Lazio regione più dinamica nascita nuove imprese trainate dal commercio e dalle costruzioni grazie al superbonus e al Giubileo

All’interno della tendenza generale ci sono però indicazioni positive che riguardano comparti trainanti per l’economia. Ad esempio nel trimestre giugno-settembre il Lazio è tra le regioni più dinamiche per la nascita di nuove imprese con un saldo positivo di +3.400, subito dopo Lombardia e Campania. A trainare la ripresa della natalità sono i comparti del commercio e soprattutto le costruzioni con un saldo positivo di quasi 5mila imprese nel trimestre. Il motivo è determinato dal Superbonus 110% per la riqualificazione energetica degli edifici e dai bonus minori. In totale i lavori autorizzati e avviati mostrano un valore di oltre 10 miliardi di euro solo per il 110% e di questi oltre un miliardo è nel Lazio.

La legge di bilancio varata dal Governo prevede il prolungamento dei bonus per l’edilizia ma escludendo le unità singole dal 110%. In molti comuni, specialmente i piccoli, la norma provocherà una sensibile contrazione dei lavori. Ad oggi circa l’84% degli interventi riguarda unità singole e soltanto il 16% i condomini. Nel Lazio invece i condomini già oggi assorbono la metà del valore degli interventi avviati.

Il settore delle costruzioni a breve inizierà a beneficiare anche dello sblocco di importanti investimenti pubblici dopo anni di costante riduzione, in vista del Giubileo. L’anno prossimo inoltre partiranno una serie di investimenti finanziati con il Pnrr. Per Roma il Piano stanzia 800 milioni per Cinecittà e Caput Mundi per la riqualificazione dell’offerta turistica. La nuova giunta inoltre potrà contare su quasi un miliardo di residui non impiegati per la spesa in conto capitale.

Performance notevoli da farmaceutica, aerospazio, audiovisico e ICT.  Attese risorse dal Pnrr e creazione politecnico

Anche dal manifatturiero arrivano indicazioni positivi, nonostante il peso della manifattura nell’economia romana sia piuttosto esiguo (meno del 5% sul valore aggiunto nazionale). I settori della farmaceutica, dell’aerospazio, delle tlc e dell’audiovisivo stanno mostrando performance notevoli in particolare sull’export. Le esportazioni del Lazio nel primo semestre di quest’anno registrano una crescita del 46% rispetto al +24% del dato totale italiano.

Roma primeggia in Italia per addetti nel comparto ICT (quasi 85mila) che avrà un ruolo determinante nel programma di ammodernamento tecnologico della pubblica amministrazione. Sarà essenziale uno stretto coordinamento tra Comune e Regione per finalizzare progetti sui quali mobilitare le risorse del Pnrr a partire dalla creazione del Politecnico e nello sfruttare il ruolo delle utilities (a prevalenza di capitale pubblico) quale cinghia di trasmissione nel percorso di realizzazione del Piano di ripresa e resilienza. Altro dato rilevante è la massiccia presenza a Roma di imprese che realizzano investimenti in tecnologie green (oltre 30mila su un totale italiano di circa 90mila). L’impulso verso l’economia circolare e tecnologie ambientalmente sostenibili rappresentano un altro fronte di crescita e sviluppo.

Governo, Regione e Comune devono garantire un clima favorevole al sistema di imprese 

Non sorprende quindi che alcuni centri studi stimano una crescita del Pil della Capitale ben superiore alla media del Paese. Nel periodo 2021-2024 l’economia romana potrebbe crescere di 2,5 punti in più del Pil dell’Italia. Una dinamica che consentirebbe alla Capitale di tornare a livelli del 2007 in termini di pil e reddito pro-capite. Per il Lazio le previsioni Svimez a inizio estate indicavano una crescita dell’economia del 4,8% nel 2021, a fronte del 4,7% nazionale. Utilizzando i dati più recenti dell’Istat, il rimbalzo dell’economia regionale per l’anno in corso dovrebbe sfiorare il 6,5%. E per il 2022 dovrebbero tornare numeri positivi anche per il turismo, in particolare l’internazionale da Stati Uniti e Estremo Oriente, a condizione di un progressivo miglioramento sul fronte della pandemia.

Roma e il Lazio dunque possono conoscere una nuova primavera dopo un lungo inverno. I segnali incoraggianti stanno emergendo, ora è necessario che la politica e le istituzioni (Governo, Regione e Comune) creino un clima favorevole per il sistema delle imprese, senza le quali non c’è sviluppo e crescita.

 

 

 

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