I tentennamenti del Campidoglio non giovano ad Acea. Il titolo della multiutility romana è finito sotto pressione (-3,7%) dopo che l’amministratore delegato Alberto Irace, ha annunciato lo slittamento del piano industriale 2017-2021, in attesa di un chiarimento da parte del Comune di Roma, azionista al 51%, sul futuro del management.
Il mandato degli attuali amministratori, oltre a Irace c’è il presidente Catia Tomasetti, scade infatti il prossimo 27 aprile, ma finora dallo staff del sindaco di Roma Virginia Raggi non è arrivata indicazione alcuna circa un eventuale rinnovo degli incarichi. Questo ha spinto da una parte il board, riunitosi ieri per approvare il progetto di bilancio 2016, a rimandare l’approvazione del piano, dall’altra lo stesso Irace, in sella dal 2014, a considerare concluso il proprio mandato. Secondo quanto apprende Radiocolonna.it sarebbe addirittura confermato il cambio di tutti e cinque i consiglieri espressione del Comune, in particolare il presidente e l’ad che spettano al Campidoglio e che dovrebbero essere stavolta entrambe figure maschili, mentre saranno riservati alle donne gli altri tre posti nel cda.
Tutti elementi che hanno aumentato le preoccupazioni del mercato circa il futuro dell’azienda (partecipata, oltre che dal Comune, da Gdf-Suez con il 23,3% e dal gruppo Caltagirone con il 5%), preoccupati di veder interrotto il percorso di crescita di Acea, che proprio ieri ha annunciato ottimi risultati per il 2016: l’ebitda è salito a 896,3 milioni (+22,4% rispetto al 2015), e anche quello pro-forma, calcolando cioè l’impatto del nuovo quadro regolatorio, è comunque in aumento del 7,2% anno su anno, a 785 milioni.
Il silenzio del Campidoglio ha poi spinto alcuni analisti a rivedere il proprio giudizio su Acea. Tra questi gli analisti di Banca Imi che hanno messo in revisione rating e target price sul titolo: “vista la costante crescita degli obiettivi conseguiti nel corso del suo mandato triennale”, spiegano gli analisti di Banca Imi, “ciò ha sollevato le preoccupazioni del mercato sul possibile cambio di management da parte del sindaco di Roma”. Gli esperti vedono, quindi, “un maggior rischio politico e una minor visibilità sul percorso strategico del gruppo”. Il tutto ha prodotto una caduta delle quotazioni in Borsa, che anno bruciato l’ottima performance di ieri, quando sulla scia dei risultati 2016 il titolo ha guadagnato il 3,5%.
Chi potrebbe gioire di un ricambio al vertice potrebbero essere i movimenti dell’acqua che da tempo denunciano (qui l’intervista del Forum Acqua a Radiocolonna.it) una strategia troppo aggressiva di Acea, volta a privatizzare l’acqua nel centro Italia attraverso una serie di acquisizioni. I vertici del Forum hanno infatti più volte chiesto alla Raggi e all’assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, una discontinuità con l’attuale management, imposto nel 2014 dall’ex sindaco Marino.Che, a questo punto, potrebbe avverarsi.