I quotidiani romani del 2 gennaio non si lasciano sfuggire la ghiotta opportunità di “sbrodolare” sul capodanno della Capitale.
Il primo capodanno dei 5 stelle, il primo senza lo storico Concertone. Non si è mai vista tanta attenzione (?) come per questa fine d’anno formato Raggi. Paginate intere di commenti, giudizi, analisi sociologiche, foto e numeri. E puntuale arriva anche il gorgo di divergenze su numeri e giudizi. Un disaccordo che, di solito accompagna le previsioni del tempo, o l’elaborazione dei dati di assemblee e raduni!
Alcuni esempi che, comparati, fanno sorridere:
Per il Corriere della Sera: “E’ un trionfo per i Fori…Flop Circo Massimo, in tanti sui ponti“ “quasi 35 mila hanno visitato l’area dei Fori…30 mila al Circo Massimo…
Per il Tempo: “A Capodanno festa a metà”…Bene il concerto al Circo Massimo, flop delle manifestazioni sui ponti…immondizia per strada in
centro e periferia…caos traffico”. Nessun numero ma una cifra totale “circa 150 mila le presenze”.
Per il Messaggero: “Capodanno, Centro come una discarica: paralisi lungotevere. Brindisi per 40mila al Circo Massimo…piazze e fontane ricoperte di rifiuti durante i festeggiamenti. Traffico in tilt per le chiusure. Circo Massimo senza tutto esaurito, niente sold-out per la festa sui ponti con circa 150 mila persone
Per La Repubblica: ” In 40 mila al Circo Massimo, flop per gli eventi notturni sui ponti“. In 42 mila ai Fori.
Per Il Giornale.it:” Roma finisce in trappola il capodanno disastroso organizzato dalla Raggi...traffico impazzito in tutta la capitale e zero divertimenti. Turisti infuriati“. E poi via con descrizioni di strade bloccate, infanti costretti a dormire in auto, valanghe di telefonate al n° 060606 per proteste e informazioni su come sopravvivere. Torme di gente che, sorprese dallo stop dei mezzi pubblici (ore 3,30), hanno affrontato marce forzate nel gelo più totale…
Tirando le somme: o i giornali ricevono input da fonti diverse e discordanti o la capacità di comunicare, persino su un evento “banale”, subisce distorsioni tali che ci suggerisce qualche alito di scetticismo a tutto tondo.
E per avvalorare queste righe notiamo con piacere che anche oggi (e forse domani…e dopo..) i quotidiani continuano a riprendere il tema con la consueta “molteplicità” di vedute.