Stupri e femminicidi, l’agosto nero delle donne

Da Nord a Sud, le vittime hanno età diverse, alcune sono anche ragazze minorenni. Ma la loro storia si ripete all'infinito

violenza

E’ stato un agosto costellato dalla violenza per le donne in Italia, quello appena trascorso.

Stupri e femminicidi hanno riempito le cronache dei giornali in un’escalation di fatti avvenuti da nord a sud. Da qualche anno in Italia la legislazione ha ampliato il confine del reato di violenza sessuale, includendovi anche la molestia sessuale grazie anche alle sentenze della Cassazione. Una stretta nei confronti di chi commette abusi che però non argina il triste elenco degli stupri e della violenza contro le donne.

L’ultimo episodio ha poche ore: una donna del Bangladesh di 36 anni nel napoletano ha subito per 8 anni non solo i maltrattamenti del marito. E’ stata anche violentata dal cognato. E poi il lungo elenco dall’inizio di agosto. Due ragazze di 17 anni sono state violentate a Menaggio (Como) da un italiano e due stranieri, tutti maggiorenni. Molestie per una 25enne nella stazione di Porta Garibaldi a Milano il 3 agosto: la giovane si è salvata perché ha utilizzato lo spray urticante. L’uomo, un nigeriano di 31 anni, aveva già precedenti per violenza sessuale. Era il 6 agosto quando Elena Pennetta, una donna di 57 anni, veniva uccisa a martellate dal proprio compagno a casa perché si rifiutava di dargli i soldi per la droga. L’uomo, Emanuele Riggione, 42 anni, si era costituito. Solo tre giorni dopo, il 9 agosto, una manager francese di 33 anni denuncia di essere stata violentata a Capri in un hotel di lusso dopo essere stata drogata da un ospite statunitense. E sempre il 9 una 20enne ucraina è stata molestata da un uomo mentre portava a spasso il cane a Bologna. Il 10 agosto, nel Salento, una turista torinese di 15 anni denuncia di essere stata violentata da un immigrato richiedente asilo del Gambia di 22 anni. Per tre giorni è rimasta in balia del compagno, che l’ha pestata brutalmente costringendola anche a rapporti sessuali non consenzienti prima di riuscire a scappare di casa e presentarsi, in stato di shock, tumefatta e con un occhio nero, ai carabinieri. E’ successo il 20 agosto a Reggio Emilia, vittima una donna di 30 anni. Efferato l’assassinio di Filomena Cataldi, 44 anni, avvenuto il 22 agosto a San Polo di Torrile (Parma). A massacrarla di botte anche con l’aiuto di un posacenere il suo vicino di casa cinese convinto che la vittima e il marito volessero ucciderlo. E’ il 23 agosto a Jesolo quando una ragazzina di 15 anni viene violentata da un 25enne senegalese in spiaggia. Nella notte tra il 25 e il 26 agosto a Rimini una turista danese di 26 anni viene stuprata da un 37enne del Bangladesh, venditore di rose. Nei confronti dell’uomo, già denunciato tre volte per violenza sessuale, è stato emesso un decreto di espulsione. Nelle stesse ore una 39enne di Pescara veniva violentata da un 61enne senegalese all’interno dei giardinetti del terminal bus antistante la stazione ferroviaria. Una punizione disumana per umiliare la donna con cui aveva una relazione da dieci anni, ‘colpevole’ di aver osato alzare la voce con lui è stata inflitta da un imprenditore di Bolzano di 53 anni, Reinhold Thurner, alla compagna polacca di 44 anni che ha segregato per due settimane in una cassa di plastica usata per la raccolta delle mele che ha lasciato sotto il sole cocente a poca distanza dall’autostrada Milano-Venezia, nel territorio di Sommacampagna. La donna è stata salvata il 30 agosto. (fonte ANSA).

 

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