Un feroce attacco terroristico ha colpito la gran massa di fedeli che affollava una Moschea, nel venerdì islamico, a Rawda, nel nord del Sinai, provocando secondo quanto riferito da media locali 235 vittime e un centinaio di feriti, fra i quali anche molti bambini.
Era nota l’intensificazione della presenza nella regione di gruppi Jihadisti, tra cui l’Isis. Il sanguinosissimo attentato è stato compiuto lanciando più bombe all’interno e all’esterno del luogo di culto. Alcuni terroristi, una quindicina secondo alcune fonti, hanno poi sparato all’impazzata sui fedeli in fuga dall’ incubo e colpendo anche le autoambulanze giunte sul posto. Solo l’ intervento delle forze dell’ordine ha messo fine alla strage con l’uccisione di tutti i terroristi.
Il Presidente egiziano al-Sisi, al quale sono giunte le condoglianze e la condanna dell’attentato da Italia, Francia, Gran Bretagna, Iraq e Oman, ha proclamato tre giorni di lutto e ha promesso di rispondere con forza brutale.
Da aprile ad oggi la regione ha subito già diversi attentati, ma quello di Rawda è il più terribile. Un orrore che è anche l’ennesimo colpo di grazia al turismo sul Mar Rosso. Molti tour operator hanno diradato le offerte e i voli charter sono quasi spariti. Le faraoniche strutture di villeggiatura sono ormai pochissimo frequentate. E senza sufficienti prenotazioni anche la loro manutenzione è in bilico tra l’incuria e l’avanzare del deserto.
Fortunatamente falso l’allarme che ha sconvolto Londra. Nella centralissima Oxford Street si è vissuta un’ora di panico dopo la segnalazione di alcuni colpi di arma da fuoco nella stazione della metro. Nel pieno del Black Friday e delle luci natalizie, le fermate di Oxford e Bond Street sono state chiuse e i passeggeri evacuati. Una donna calpestata nel fuggi fuggi.