Zanzare: tigre o non tigre Roma è a serio rischio

In serio ritardo i bandi per la disinfestazione. La stagione in arrivo sarà tutta una dolorosa puntura

Anche se la stagione fa le bizze e la temperatura resta “ottobrina” si ripresenta puntuale il problema delle zanzare.

Le bestiacce hanno imparato a sopravvivere ai cambi di clima e sono già pronte a colpire. Anzi hanno già cominciato a colpire. Non è ancora emergenza ma presto, purtroppo, lo sarà.

Il Campidoglio non ha ancora pubblicato i bandi per eseguire i lavori di disinfestazione. Lo farà a breve annuncia il sindaco Raggi. Ma il presto “burocratico” diventa il tardi per “l’entomologia” e quindi per la vita riproduttiva della zanzara. Quelle già nate non patiranno per i trattamenti e potranno pungere e riprodursi in tutta tranquillità, grazie anche allo stato di incuria del verde romano. Forse siamo ancora in tempo per annientare le larve ma basta un po’ di pioggia e un po’ di caldo e anche loro saranno salve.

Il problema più grave è rappresentato dalla famosa zanzara tigre che lo scorso anno ha fatto tremare e temere la Capitale. Le disinfestazioni previste sono esclusivamente “bio”, così come vuole il trend. Ma pare che all’insetto molesto non facciano troppa paura e che alla fine siano poco efficaci. Si avvicina il tempo delle indicazioni ai cittadini per ridurre al minimo le possibile fonti di riproduzione della zanzara. Al primo posto, come sempre ci sarà: no ai ristagni d’acqua e soprattutto mai e poi mai sottovasi usati come riserva idrica.

Molto, se non troppo, pare affidato all’attenzione e alla tempestività del privato, che sia singolo cittadino o amministratore di stabile il quale entro il 30 giugno dovrà indicare chiaramente: la ditta e il tipo di trattamento adottato.

Restano al momento “scoperte” le zone più pericolose cioè quelle a carattere pubblico (parchi, riserve ecc) per le quali verranno emessi i famosi bandi. E forse saranno inutili, visto che una volta emessi avranno 30/60 per essere aggiudicati. Fare le disinfestazioni a metà luglio sarà come buttare i soldi dalla finestra!!! Come per zylella si è girato tanto e in modo inconcludende intorno al problema. Situazioni dove mille sono le voci e i pareri e zero l’effettiva competenza.

Così la Puglia per salvare i suoi ulivi dovrà ora, probabilmente far ricorso ai vecchi e vituperati prodotti (speriamo selettivi). E per le zanzare? Forse si rivedrà l’antico FLIT?

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