Nell’ambito della gestione del patrimonio arboreo di Roma e in particolare della sostituzione dei pini che sono stati abbattuti, a causa della cocciniglia o dell’instabilità dovuta alla compromissione dell’apparato radicale, “abbiamo acquistato cinquanta pini di medie dimensioni, in modo da poterli rimettere a dimora già grandi, nelle zone del centro storico, al fine di non modificare lo skyline della città. Abbiamo fatto delle grandi cure sulla cocciniglia, ma è chiaro che ci sono pini che non ce l’hanno fatta. E che noi non ci possiamo permettere degli incidenti come quelli accaduti in piazza Venezia o sul lungotevere”. Lo ha detto l’assessora ai Rifiuti e all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, in una intervista ad “Agenzia Nova”.
“Gli esperti, gli agronomi, ci dicono di fare attenzione a piantare dei pini piccoli quando ancora la cocciniglia non è passata, perché si rischia che vengano contagiati e non abbiano la capacità di sopravvivere alla malattia – ha aggiunto Alfonsi -. Accanto a questo ci sono tanti tasselli che faranno di Roma una metropoli sostenibile. Uno è sicuramente la forestazione urbana e quindi, agli ambientalisti che difendono il singolo pino, voglio dire che abbiamo partecipato a tutti i bandi del Pnrr in questo senso, abbiamo già vinto con la prima annualità e contiamo di portare a casa le risorse della seconda e terza annualità. Stiamo parlando complessivamente di 500 mila nuove piante in città”.
