In arrivo due nuove aree pedonali a Roma: in via dei Cerchi e via Giulia

E dall'otto dicembre del 2024 - data in cui è prevista l'apertura della porta santa per il Giubileo 2025 - sarà istituita a Roma la pollution charge: una zona a cui si potrà accedere con il veicolo privato esclusivamente dietro pagamento, in base alle emissioni. Lo ha annunciato l'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, durante l'evento "Roma Riparte la città si connette" all'Auditorium Parco della Musica

Piste ciclabili a Roma
La prima parte della futura pista ciclabile a via dei Cerchi

Tra le prossime pedonalizzazione previste a Roma ci sono via dei Cerchi e via Giulia. Lo ha detto l’assessore ai Trasporti e mobilità di Roma, Eugenio Patanè, in occasione dell’evento su trasporti e mobilità “Roma Riparte la città si connette” all’Auditorium Parco della Musica.

“Vogliamo ridefinire lo spazio fisico esistente su strada: togliere spazio fisico alle autovetture e darlo alla pedonalità, al trasporto pubblico, alle biciclette e alla mobilità attiva – ha detto -. Realizzeremo ulteriori 150 chilometri di piste ciclabili con la realizzazione del Grab Bike Round Circle, 100 strade scolastiche, 50 isole ambientali, zone 30 e alcune pedonalizzazioni di importanti assi viari come via Giulia e via dei Cerchi”.

Durante l’incontro Patanè ha annunciato che dall’otto dicembre del 2024 – data in cui è prevista l’apertura della porta santa per il Giubileo 2025 – sarà istituita a Roma la pollution charge: una zona a cui si potrà accedere con il veicolo privato esclusivamente dietro pagamento di un balzello, in base alle emissioni.

“Vanno messe regole di disincentivo al traffico privato. Sarà necessaria per l’8 dicembre 2024 la realizzazione di una zona di pollution charge che corrisponde al 2 per cento del territorio cittadino e con ingresso a pagamento”, ha spiegato l’assessore capitolino.

Tra gli obiettivi della giunta, in tema di mobilità, c’è anche quello di riunire in un’unica grande società l’agenzia capitolina Roma servizi per la mobilità (Rsm) e Roma metropolitane (Rm) “perché sia il cervello della mobilità cittadina”. Patanè ha ringraziato i lavoratori di Roma metropolitane “per essere andati avanti con professionalità”, rassicurandoli sul fatto che – “a prescindere dal contenitore” –  “le loro competenze saranno valorizzate”.

Rispetto ad Atac, la giunta approverà il nuovo contratto di servizio la partecipata dei trasporti entro l’anno per tentare di uscire dal concordato preventivo. “Roma – ha detto Patanè – ha bisogno di un’azienda all’altezza della città, ripartendo dalla ricostruzione della prima linea di dirigenti con tecnici esperti della materia del trasporto pubblico locale – ha detto Patanè -. Vogliamo più trasporti e una nuova qualità del Tpl, già nel nuovo contratto di servizio dal gennaio del 2023 e che vogliamo approvare entro l’anno per tentare di uscire dal concordato preventivo dell’azienda pagando la rata ai creditori chirografari. Il patrimonio del Tpl – ha sottolineato – non si tocca, è funzionale all’efficienza del servizio. Vale per le rimesse e per i mezzi”.

Infine, l’assessore ai Trasporti del Lazio, Mauro Alessandri, ha chiesto che venga trasferito direttamente a Roma Capitale la quota del fondo nazionale trasporti destinato alla città e che oggi passa per la Regione Lazio.

“Nel 2013 la Regione Lazio trasferiva a Roma zero euro – ha detto -. Da quando c’è Zingaretti la Regione trasferisce alla capitale 240 milioni l’anno dal fondo nazionale. Ora ritengo necessario che Roma possa ricevere e gestire autonomamente la sua dotazione. Non si può più delegare questo passaggio alla virtuosità, o meno, dell’ente superiore. Potrebbe essere una misura inserita nella riforma del passaggio dei poteri a Roma. Noi ne abbiamo parlato al ministero e in seno alla commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni”.

 

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