Roma: tornano i pini a piazza Venezia, 10mila nuove piantumazioni entro l’anno – VIDEO

Gli operai stamattina hanno iniziato a impiantare gli alberi

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e l'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi a piazza Venezia.

Dieci nuovi pini a piazza Venezia: sono iniziate oggi le piantumazioni a nove mesi dal crollo di due alberi nel quadrante. I nuovi pini sono romani doc, provengono da un vivaio alla Laurentina, hanno 25 anni e sono alti 7 metri. Gli operai stamattina hanno iniziato a impiantare gli alberi, contemporaneamente le piantumazioni sono state avviate anche a via Pasubio, via Ostiense, viale Aventino e Piramide Cestia. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è mettere a dimora entro la fine dell’anno 10 mila nuove essenze arboree, sì aggiungono alle 13.500 della scorsa stagione. Nel quadrante di piazza Venezia stamattina sono stati collocati cinque pini e un cipresso in piazza San Marco, quattro pini in piazza dell’Ara Coeli e un pino all’inizio della salita di via delle Tre Pile. “Con queste piantumazioni recuperiamo il paesaggio arboreo originario dopo i crolli che c’erano stati, due nel 2023 e altri negli anni precedenti”, ha spiegato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in occasione di un sopralluogo per verificare le attività.

A piazza San Marco, il 13 luglio 2023, si era verificato il crollo di un pino di circa 25 metri di circa 80 anni che aveva coinvolto anche due cipressi. Le analisi effettuate avevano evidenziato che l’apparato radicale era stato attaccato da un fungo cariogeno e che risultava ulteriormente compromesso a causa dei lavori di sistemazione del marciapiede probabilmente risalenti al Giubileo del 2000. Il successivo 20 luglio 2023 un altro crollo aveva interessato un pino antistante all’Insula romana anch’esso risultato colpito alle radici da fungo cariogeno. Immediatamente dopo i crolli erano state disposte in tutta l’area, compresa quella iniziale di Via dei Fori imperiali, le prove di trazione sui pini presenti che avevano portato all’abbattimento di tre pini e un cipresso a piazza San Marco, di quello restante di fronte all’Insula e del pino all’inizio della salita di via delle Tre Pile. “L’età dei pini in questo quadrante è molto alta, circa 80 anni – ha precisato Gualtieri – alcuni sono stati attaccati da parassiti, altri hanno subito gli effetti di lavori stradali come quelli del 2000 per i marciapiedi, che avevano tagliato le radici, questa è stata la ragione dei crolli. Ora, come facciamo sempre quando ci sono crolli, stiamo intervenendo con nuove piantumazioni di alberi e ne mettiamo di più rispetto a quelli crollati, per ritornare all’assetto paesaggistico originario”.

Lo scorso anno sono state diverse le proteste delle associazioni ambientaliste contro gli abbattimenti di alberi instabili. “Nove mesi fa eravamo qui per il crollo di un albero e avevamo promesso di ripiantumare le stesse essenze e ricostruire, insieme alla Sovrintendenza, il disegno storico. Oggi diamo anche una risposta alle richieste delle associazioni ambientaliste: restituiamo il paesaggio storico a piazza Venezia – ha osservato l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi -. Non si può fare su tutti gli alberi della città. A Monte Mario abbiamo messo pini tra i 10 e i 12 anni mentre a Terme di Caracalla ci sono pini di 5-6 anni che avranno, in quell’ambiente, il tempo di crescere”. Oltre alle 13.500 della scorsa stagione, a oggi sono state effettuate oltre 4.500 nuove piantumazioni che sono parte di un piano complessivo di messa a dimora, entro l’anno, che prevede la collocazione di circa 10 mila alberature stradali con interventi di deceppamenti di essenze abbattute negli anni passati e di ripristino di vecchie tazze tombate. Le essenze scelte sono: ligustri, tigli, peri da fiore, pruni magnolie, lecci, frassini, sophore, aranci, aceri e jacarande. Gli appalti prevedono anche almeno 25 interventi di irrigazione l’anno, il ripristino o sostituzione dei tutori eventualmente danneggiati e delle legature, il controllo della verticalità dell’essenza, la fertirrigazione al termine dell’anno di manutenzione, la sostituzione delle piante non attecchite o essiccate nel corso dei due anni di manutenzione prevista da contratto. “Abbiamo recuperato un ritmo adeguato sulla cura del nostro patrimonio arboreo, con un intervento di potatura ogni 5 anni, 70 mila potature l’anno per coprire 350 mila alberi”, ha concluso il sindaco.

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