Roma: un’oasi tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio, al via inaugurazione Parco d’affaccio Tevere

Il nuovo parco, a cui si accede da via Capoprati, è stato realizzato con un investimento di circa 1 milione di fondi giubilari

Un’oasi naturalistica tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio a Roma che si estende su un’area di 6,5 ettari nella sponda destra del Tevere. Passerelle in legno che permettono ai visitatori di immergersi in uno spazio fluviale. Così si presenta il nuovo il quarto dei cinque Parchi d’affaccio giubilari sul Tevere realizzati dal dipartimento capitolino Tutela Ambientale, inaugurato oggi con il taglio del nastro giallo rosso alla presenza del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessore regionale alla Tutela del territorio del Lazio Fabrizio Ghera, l’assessore all’Ambiente di Roma Sabrina Alfonsi e il presidente del Municipio Roma XV Daniele Torquati. Il nuovo parco, a cui si accede da via Capoprati, è stato realizzato con un investimento di circa 1 milione di fondi giubilari, ed è stato strutturalmente pensato affinché la piattaforma in legno per le passeggiate, in caso di innalzamento del livello dell’acqua, non dovesse esser portato via dal fiume. “Questi pezzi di bellezza erano coperti dal limbo e dall’abbandono – ha ricordato il presidente Rocca -. Sono interventi che necessitano collaborazione istituzionale forte. Restituire bellezza a Roma è una questione di impegno e volontà, non di appartenenza politica a destra o sinistra. Queste occasioni devono portarci a ripensare all’architettura istituzionale della nostra Città a partire dall’esperienza Giubileo”. Lungo il cammino, infatti, sono presenti dei pannelli che mostrano lo stato dei luoghi prima e dopo i lavori, dal muraglione di Ponte Milvio al piazzale sotto Ponte Flaminio, e informano anche sulla biodiversità presente. La flora potrà essere scoperta accedendo alle tre nuove aree di sosta, realizzate in legno, che si snodano lungo tutto il percorso. La prima, a partire da ponte Flaminio, consente ai visitatori una sosta sotto i pioppi e i salici esistenti ed è connessa con la presenza di una vasca preesistente trasformata in giardino acquatico con piante igrofile proprie del Tevere mentre la seconda, situata al centro del parco, si apre su una splendida radura e si presenta come luogo particolarmente adatto ad attività didattiche e di gruppo.

“Presto, il 18 giugno realizzeremo anche il Parco d’affaccio al Foro Italico con l’obiettivo di creare un grande parco lineare – ha sottolineato il sindaco Gualtieri -. Questa è una zona in cui le piene del fiume Tevere provocano allagamenti, ma è stato fatto un lavoro straordinario insieme alla Regione Lazio per ripristinare l’agibilità dell’area”. L’area, infatti, è di grande pregio naturalistico anche per la presenza di specie di uccelli acquatici come cormorani, gallinelle d’acqua e il Martin pescatore. Infine, la terza area di sosta coniuga la vocazione naturalistica del parco con quella storico-archeologica: è infatti visibile l’antico cippo terminale che segnava l’ampiezza dell’alveo del Tevere (52 a.C.), la cui valorizzazione si aggiunge a quella del muro in blocchi di tufo, che già affiorava tra la vegetazione e che è stato riportato completamente alla luce, dopo la rimozione di limo, detriti e rifiuti. “Comune e Regione hanno collaborato per dare fruibilità a queste aree – ha osservato l’assessore regionale Ghera -. Eviteremo con questo lavoro di squadra che la zona di Ponte Milvio torni allo stato di abbandono che c’era prima. In tal senso, siamo impegnati con un protocollo con Ama da 600 mila euro per tenere pulito questo Parco l’affaccio”. Nel corso dei lavori, è stata rinvenuta e riportata alla luce una parte degli antichi argini del Tevere in tufo, risalenti al I secolo a.C., un tratto dell’antica via Flaminia con il tradizionale basolato imperiale e un tratto di pavimentazione in sanpietrini del ‘900. L’area del parco integra una porzione della ciclabile lungo il Tevere e, parallelamente, la Regione ha realizzato tra i due ponti un percorso carrabile per l’accesso ai mezzi di soccorso e manutenzione. “Con questo parco, dopo un intervento di completa bonifica, restituiamo alla Città un’area di grande pregio naturalistico rimasta per anni inaccessibile il cui patrimonio arboreo è stato rigenerato e arricchito con specie ripariali tipiche del Tevere – ha proseguito l’assessora Alfonsi -. Un progetto realizzato per valorizzare la vocazione ambientale e didattica di questo tratto della riva del fiume e, allo stesso tempo, per recuperarne le importanti presenze storiche e archeologiche venute alla luce durante i lavori”. “Il parco d’affaccio di ponte Milvio, per le sue caratteristiche, dialoga in particolare con quello del Lungotevere delle Navi inaugurato a marzo e avrà la sua naturale prosecuzione con il vicino parco del Foro Italico, in fase di ultimazione”, ha concluso Alfonsi. Infine, anche il presidente del Municipio XV Torquati si è detto soddisfatto per il lavoro svolto: “Tra tanti parchi d’affaccio questo ha una particolare valenza, perché ha visto una grande collaborazione istituzionale e in un periodo storico di scontro politico credo che questo sia un grande segnale – ha concluso Torquati -. Questi luoghi erano frequentati più dalla polizia locale che dalla cittadinanza e oggi invece tornare qua con tante persone inaugurando un grande parco di affaccio è una soddisfazione immensa”.

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