Una gara di raccolta dei rifiuti di plastica nel Tevere prima che arrivino al mare: è il 2° Palio fluviale di “Tevere Clean Up”. L’evento nella Capitale, domenica 9 ottobre, è organizzato nella cornice della tappa romana della 43a edizione della Discesa Internazionale del Tevere durante la quarta edizione del “Tevere Day”, la manifestazione dedicata al rilancio del fiume di Roma.
Otto equipaggi su canoe canadesi, composti da volontari, si sfideranno nella raccolta di rifiuti di plastica nel tratto di otto chilometri che va dal Ponte della Musica fino a Ponte Testaccio. I rifiuti plastici provenienti dai fiumi costituiscono la componente principale dei rifiuti che si trovano al mare e la loro frammentazione in microplastiche e nano plastiche entra anche all’interno della catena alimentare. Per questo viene organizzata questa gara di plogging fluviale dove i rifiuti dispersi vengono, però, raccolti pagaiando e non correndo.
I volontari saranno equipaggiati con retini per raccogliere gli imballaggi di plastica nel fiume per essere successivamente pesati, decretando la vittoria dell’equipaggio più virtuoso. La premiazione avverrà presso Lungotevere Testaccio con il contributo delle associazioni Testacciointesta e Vilaggio Globale ed Ama raccoglierà i rifiuti successivamente all’iniziativa. Al Palio, quest’anno alla seconda edizione, partecipano gruppi scout, studenti e volontari di varie associazioni equipaggiati con salvagente e seguiti in fiume da esperte guide fluviali. Un evento ludico ma con lo scopo di aumentare la consapevolezza della riduzione dei rifiuti dispersi nell’ambiente.
Ieri all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis c’è stato l’evento di presentazione del programma della quarta edizione del Tevere Day che quest’anno ha come slogan: “Per dirgli che lo amiamo”. Una scelta non casuale che sottolinea – si legge in un a nota – “il desiderio della gente di riappropriarsi di un pezzo fondamentale della città, per la navigabilità, per la tutela dell’ambiente e per ritrovarsi insieme nello svolgere attività sportive, ludiche, culturali e assistere a spettacoli all’aperto, protetti da traffico e rumori. Per essere, appunto, un Parco”.
All’edizione di quest’anno parteciperanno 140 fra associazioni territoriali, enti e federazioni sportive e sulle sponde del fiume saranno circa 100 gli eventi in calendario. La novità per il 2022 è il coinvolgimento di altri comuni del Lazio lambiti dal Tevere, da Nazzano, passando per Capena, Formello, Sacrofano, fino a Ostia e Fiumicino.
“Il Tevere Day, la grande festa del fiume, conclude una settimana densa che questa amministrazione ha voluto dedicare al fiume e ai fiumi di Roma – ha sottolineato Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma – l’impegno della società civile, delle tantissime associazioni e comitati cittadini che organizzano i tanti eventi continua ad essere una testimonianza importante della rinnovata voglia dei romani a vivere il fiume e uno stimolo per rendere l’accesso al fiume sempre più sicuro, tutelandone l’ambiente e il decoro urbano. Su questo siamo a lavoro, collaborando attivamente con le altre Istituzioni, in particolare nella progettazione e realizzazione dei nuovi parchi d’affaccio sul Tevere che arricchiranno la città di spazi di socialità e attività all’aperto”.
Tra gli eventi principali, segnaliamo la mostra “La sistemazione del Tevere urbano. 50 anni di cantiere dalle carte dell’Ufficio Speciale (1876-1926)”, che sarà inaugurata il prossimo 8 ottobre e sarà visitabile fino al 15 dicembre 2022 presso il Complesso dell’Archivio di Stato di Roma a Sant’Ivo alla Sapienza.
Ideata dall’Archivio Nazionale assieme all’Università Tor Vergata di Roma e realizzata col contributo del Tevere Day, e la partnership con Bvlgari, la mostra presenta un ricchissimo percorso documentale, che offre per la prima volta un racconto approfondito, attraverso documenti, foto e disegni, su una delle opere più importanti nella costruzione della Roma moderna, la costruzione dei Muraglioni intorno al Tevere. Un progetto urbanistico che ha rivoluzionato la vita stessa della città, il suo spirito, la sua dimensione culturale, sociale ed economia. Perché Roma è stata fondata sull’acqua ed è per il controllo dell’acqua che, da sempre, è stata immaginata a sua espansione. Poche opere hanno avuto un impatto simile nel corso degli ultimi secoli.