Un sistema di dighe dall’Umbria al Lazio lungo l’affluente del Tevere, per proteggere anche Roma dalle inondazioni

In arrivo anche 35 mln per le frane. Un progetto "di grandissimo rilievo" lo definisce il sindaco Roberto Gualtieri nel presentare il piano in Campidoglio, visto che negli ultimi cinque anni in Italia si contano 84 morti e oltre 27mila sfollati a causa di inondazioni e frane

Un sistema di piccole dighe di contenimento che partirà dall’Umbria – lungo il tracciato del fiume Paglia, importante affluente del Tevere – per proteggere dalle inondazioni un territorio che attraversa 86 chilometri – tra le regioni Toscana, Lazio e Umbria – e arriva fino a Roma.

Un progetto “di grandissimo rilievo” lo definisce il sindaco Roberto Gualtieri nel presentare il piano in Campidoglio, visto che negli ultimi cinque anni in Italia si contano 84 morti e oltre 27mila sfollati a causa di inondazioni e frane.

Da Palazzo Senatorio parte il bando di gara per la progettazione e fattibilità di invasi lungo il fiume Paglia che “avranno una funzione fondamentale nel mettere in sicurezza la Capitale. Li collochiamo in una nostra visione sulla sicurezza di Roma dal rischio idrogeologico, che significa protezione dal rischio, ma anche approvvigionamento in sicurezza”, ha sottolineato Gualtieri.

Cinque i punti principali del sistema degli interventi del Comune di Roma in questo ambito: 35 milioni di investimenti per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi di 19 versanti di frana; manutenzione delle caditoie; collegamento tra caditoie-reti fognarie, il quale “richiederà un intervento coordinato di Ama e Acea sotto la regia del Comune”, ha precisato Gualtieri; pulizia di sponde e fossi “dove c’è un tema di governance con i consorzi e la Regione Lazio, su cui realizzeremo un tavolo apposta”, ha sottolineato. Accanto a questi interventi si aggiungono 150 milioni di finanziamenti a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, Pnrr, volti alla limitazione delle perdite idriche.

“Sul tema dell’approvvigionamento sosteniamo interventi sul Peschiera che, con il Paglia, sono i due grandi interventi strutturali che ci permettono di costruire un sistema che protegga tutta la città da alluvioni e siccità. Abbiamo chiesto al governo di integrare la dotazione finanziaria per completare questo investimento, una cosa fondamentale che va realizzata” e che è “un importantissimo intervento” da portare “a buon fine nei tempi più rapidi possibile”, ha concluso il sindaco. Alla presentazione del progetto “Roma Sicura: sistema di invasi e opere di manutenzione a difesa dal rischio idrogeologico” nella sala della Protomoteca in Campidoglio sono intervenuti tra gli altri, l’assessora capitolina ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Erasmo D’Angelis.

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