Oggi, domenica 11 agosto 2019 è a detta degli esperti la giornata più calda di questa infuocata estate. Secondo Coldiretti questi mesi sono fra i più torridi degli ultimi 200 anni. Tante le città da bollino rosso: Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti e Roma. Ma anche il resto della penisola non sta certo al fresco. Anzi possiamo allargare lo sguardo su quanto sta succedendo nelle zone più a nord del pianeta dove la situazione è così paradossale e tragica da compromettere la stabilità del clima mondiale.
In Groenlandia il caldo è stato tale da sciogliere circa 200miliardi di tonnellate di ghiaccio. Questa imprevedibile situazione ha generato una spaventosa quantità di acqua che si è riversata, come un uragano nell’Atlantico e nel mar Glaciale Artico, portando ad un innalzamento generale dei mari.
E cosa dire degli incendi che hanno devastato la Siberia liberando nell’aria una quantità di particelle tossiche che, prima o poi, ricadranno sul nostro mondo con effetti devastanti per ogni organismo vivente.
Per il momento e facendo finta di nulla gli Italiani, anche se in numero minore rispetto ad altri anni, affrontano le vacanze. E si perchè, con queste temperature, c’è poco da godersi la spiaggia.
A volte manca proprio la voglia e la forza per affrontare l’uscita di casa!
Anche perché, e salvo casi molto particolari, sedie, lettini e ombrelloni sono attaccati l’uno all’altro.
La regola vorrebbe, invece che la distanza fra una postazione e l’altra fosse almeno di 2,5 – 3 metri.
Nella nostra personale esperienza gli ombrelloni si sovrappongono senza soluzione di continuità.
Come nei voli low cost è assolutamente impossibile leggere il giornale senza cacciarlo nell’occhio del vicino!
Questo, sempre unito all’aria africana crea nervosismo, inciampi, impossibilità di muoversi e spostarsi anche di pochi cm. Tutti così vicini vicini, poi, otteniamo l’effetto “capanna di Betlemme” dove i fiati caldi e umidi si sommano al solleone facendoci rimpiangere di essere mai partiti.
PS: notiamo con piacere che ne’ polizia urbana, ne’ capitanerie, ne’ nessun altro adetto al controllo si è mai palesato, metro alla mano, a controllare il rispetto delle regole e del buon senso.