Il 3 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità istituita dall’ONU nel 1992.
Nel 2006, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità ha sottolineato l’esigenza di difendere e salvaguardare, anche attraverso la ricorrenza del 3 dicembre, la qualità della vita delle persone con disabilità rispetto ai principi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito intende celebrare questa giornata ribadendo tali principi, al fine di garantire pari opportunità e assenza di discriminazioni e promuovendo la consapevolezza in merito alle diverse forme di disabilità.
In Italia il problema della disabilità è disciplinato dalla Legge n. 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro nei disabili”.
Il punto 1 della legge 104/92 definisce come “persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale stabilizzata o progressiva che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.
Leggi a parte ricordiamo sempre l’infinita quantità di barriere architettoniche che impediscono a tante di queste persone, già duramente provate, di conquistare un minimo di autonomia e di libertà: le scale, i marciapiedi, le auto/moto posteggiate malamente, la mancanza di ascensori…per noi sono solo un fastidio per loro diventano una prigione senza via d’uscita.
Le barriere fisiche, di fatto, sono barriere culturali sintomo di disumanità e di ignoranza