Aronia: bacca superfood dalle mille virtù

Pochi frutti possono vantare fattori nutritivi così elevati e benefici. Se ne parla troppo poco e questo penalizza l'aronia, la sua coltura e il suo commercio

aronia

ARONIA: e potremmo anche fermarci al nome perchè è un frutto talmente straordinario con valori nutrizionali eccezionali, ben al di sopra di quelli di tante altre “bacche” che in questo momento godono del favore del pubblico, della stampa e, ovviamente, del mercato.

Purtroppo l’Aronia è ancora semisconosciuta, perchè poco “pubblicizzata” anche, se alla fine entra in moltissimi prodotti e ha dei fattori nutritivi sorprendenti.

In natura si presenta come cespugli o arbusti e che, finora, si sono dimostrati resistenti alle malattie più diffuse. I frutti a grappolo possono ricordare i mirtilli ma il loro sapore “a crudo” è decisamente aspro.

La sua commercializzazione più frequente e facile da usare è sotto forma di succo, puro o miscelato con altre bacche. Già il suo colore molto scuro è una dichiarazione di proprietà antiossidanti davvero uniche. Ricca anche di vitamine C e K di antociani e flavonoidi, manganese, acido chinico oltre che di fibre e pochissimo zucchero. E’ stata testata in diverse diete e su alcune patologie, rivelandosi davvero “miracolosa”. Negli Usa (sempre attenti agli integratori) è considerato il frutto con maggiori proprietà antiossidanti. La Noberasco, ditta italiana (conosciuta in tutto il mondo) e dedicata, da sempre e completamente al trattamento e alla commercializzazione della frutta: disidrata, essiccata, bio, ecc… ha definito l’aronia un Superfood da aggiungere allo yogurt, ai cereali o al posto dei, giustamente, demonizzati snack.

Quindi la nostra superbacca è capace di tenere a freno l’azione dei radicali liberi e quindi di contrastare l’invecchiamento, le infezioni (specialmente delle vie urinarie), ed è quindi un formidabile antibatterico. Ma non ci fermiamo qui nell’elenco delle proprietà dell’aronia. Agisce positivamente su possibili malattie ischemiche del cuore, assunta regolarmente riduce il colesterolo (anche quello cattivo) e taglia gli zuccheri e i trigliceridi presenti nel sangue. Solo da pochissimo cominciano a comparire in alcuni supermercati le vaschette di aronia fresca.

Purtroppo sono ancora poche le aziende agricole nostrane che si dedicano a questa coltivazione, tutto sommato nemmeno troppo impegnativa. E troppo poca terra è impegnata nella coltura dell’Aronia. La “colpa” è proprio da individuare nella propensione tutta Italiana di preferire prodotti “esotici” e di attribuire loro maggiori virtù e giustificarne i prezzi nettamente superiori.

A questo punto dovrebbero entrare in gioco e significativamente le associazioni di categoria e il ministero delle politiche agricole, “spingendo” anche economicamente questa coltivazione. I fondi e le Pac ci sono e devono essere usate e finalmente controllata la loro andata a buon fine.

Basta con la troppa importazione che ci penalizza e ferisce profondamente la nostra agricoltura. Spazio e finanziamenti anche e soprattutto per i nuovi prodotti benefici che tirano e che già si avviano ad avere un gran mercato. E avanti tutta con un’informazione scientifica/nutrizionale libera da condizionamenti e realmente istruttiva per l’utente.

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