Il passaggio dalla completa chiusura del lockdown, alle prime riaperture, visti i risultati, avrebbe avuto bisogno, evidentemente, di un momento di presa di coscienza. Un periodo, per così dire “di libertà condizionata”. Invece la Fase 2 è stata interpretata, a torto, come un ritorno alla più libera e trasgressiva normalità.
La stesura dell’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio ha varato i nuovi provvedimenti spinto soprattutto dalla necessità di risollevare l’economia. Mantenendo, comunque, molto alta la fase difensiva rispetto alla minaccia del Covid 19. Purtroppo non si è tenuto in maggior conto che le comunicazioni sulle aperture avrebbe raggiunto una particolare fascia di popolazione, (una minoranza) insensibile alle regole e quindi pericolosissima rispetto alla diffusione del contagio.
E così assistiamo alle cronache degli assembramenti senza mascherine o alle corse al mare, da nord a sud, che vedono protagonisti soprattutto giovani ribelli, nonché quelle persone, e sono molte di più di quante crediamo, che vivono con pochissimi contatti con le fonti di informazioni.
Molti di questi ‘’menefreghisti’’ disinformati, non segue nemmeno i frequenti spot che la Presidenza del Consiglio, fa girare sui canali televisivi. Anzi li deridono. Non basta consigliare alcuni comportamenti, ma occorre imporli con chiarezza e sanzioni (nel caso) che lascino il segno ma che purtroppo ad oggi ancora mancano.
Inutile nascondercelo, ed è grave che non ne prendano atto i comunicatori di Palazzo Chigi, ma per certe categorie di persone le regole vengono seguite solo di fronte a un obbligo e alla certezza di multe inderogabili. Gli Italiani hanno dato un buon esempio di responsabilità e rispetto.Non possiamo certo permettere che una piccola minoranza “decerebrata” vanifichi gli sforzi fatti.
Purtroppo il Coronavirus non rispetta la democrazia.
E per contenere la minoranza selvaggia occorre bersagliarla con una comunicazione cruda e dissuasiva nel caso non si adeguasse ai comportamenti necessari per contenere il diffondersi del virus.