Jane Goodall al Bioparco di Roma: nasce unione giardini zoologici per il benessere degli scimpanzé – VIDEO e FOTOGALLERY

Oltre al centro della Capitale ne faranno parte il Parco Natura Viva di Verona, il Safari di Ravenna e il Bioparco di Sicilia. Il coordinamento nasce per implementare il benessere fisico e psico-sociale

La scienziata inglese Jane Goodall, primatologa e ambientalista nota in tutto il mondo per i suoi fondamentali studi sugli scimpanzé, ha partecipato oggi all'incontro intitolato: "Benessere dei Grandi Primati. Cambiare si può" al Bioparco di Roma. Nell'occasione è stato presentato il neonato "Coordinamento Abc" (Antropomorfe: benessere e conservazione) tra quattro giardini zoologici italiani: Bioparco di Roma, Parco Natura Viva di Verona, Safari di Ravenna e Bioparco di Sicilia.

Dal palco del primo maggio al Bioparco. Continua il tour della scienziata inglese Jane Goodall, primatologa e ambientalista nota in tutto il mondo per i suoi fondamentali studi sugli scimpanzé nella città di Roma.

Goodall ieri ha preso parte all’incontro intitolato: “Benessere dei Grandi Primati. Cambiare si può” al Bioparco, dove è stato presentato il neonato “Coordinamento Abc” (Antropomorfe: benessere e conservazione) tra quattro giardini zoologici italiani: Bioparco di Roma, Parco Natura Viva di Verona, Safari di Ravenna e Bioparco di Sicilia. Il coordinamento nasce per condividere nuovi protocolli per implementare il benessere fisico e psico-sociale degli scimpanzé, con cui gli esseri umani condividono più del 98 per cento del patrimonio genetico. Molti scimpanzé presenti nei giardini zoologici italiani provengono da sequestri delle autorità. Si tratta di individui che hanno subito profondi traumi infantili, probabilmente sono stati strappati alle madri da bracconieri e trafficanti illegali e allevati in ambiente umano. Non hanno dunque avuto la possibilità di sviluppare le competenze sociali e relazionali con i conspecifici, che sono essenziali per questi primati. Per loro è necessaria una paziente azione di recupero psicologico e di socializzazione, nel rispetto delle loro personalità e caratteristiche individuali.

Il progetto coordina le azioni a livello ambientale, comportamentale, psicologico, nutrizionale e cognitivo, sia a livello individuale che di gruppo, volte a migliorare la qualità complessiva della vita di queste scimmie antropomorfe dalla capacità cognitiva e sociale complessa, con cui gli esseri umani condividono più del 98 per cento del patrimonio genetico. Molti scimpanzé presenti nei giardini zoologici italiani provengono da sequestri delle autorità. Si tratta di individui che hanno subito profondi traumi infantili, probabilmente sono stati strappati alle madri da bracconieri e trafficanti illegali e allevati in ambiente umano.

 

“Sono felice di essere venuta in Italia, visti gli sforzi di alcune strutture zoologiche per migliorare le condizioni di vita degli scimpanzé e di altri animali in cattività – ha detto Goodall -. Le scoperte scientifiche sul campo hanno chiaramente dimostrato che una specie intelligente e versatile come lo scimpanzé, se in cattività, deve poter vivere rigorosamente in strutture innovative, che rispondano alle loro esigenze fisiologiche e comportamentali”. Su questo ultimo punto, la primatologa, messaggera di pace delle Nazioni Unite, ha aggiunto: “Speriamo che sia accolta la nostra proposta di un decreto ministeriale mirato proprio a tutelare al meglio gli scimpanzé e gli altri primati. Per uno scimpanzé, nessuna struttura potrà mai essere paragonata alla vita libera in natura quindi le strutture che li ospitano devono garantire le migliori condizioni di vita”.

La presidente della fondazione Bioparco, l’etologa Paola Palanza, ha sottolineato: “Come Bioparco di Roma abbiamo accolto nel tempo quattro scimpanzé (Pan troglodytes): le tre femmine Susy, Edy, e Pippi e il maschio Bingo, tutti provenienti da sequestri. Già più di venti anni fa abbiamo realizzato un’area all’avanguardia dedicata a questi primati, Il Villaggio degli scimpanzé, che Jane Goodall stessa visitò nel 2002. Abbiamo creato uno staff dedicato di etologhe, biologhe nutrizioniste, veterinari, keeper per garantire il recupero psicologico e sociale degli individui e l’armonia del gruppo, nel massimo benessere ambientale possibile. Da alcuni anni – ha concluso Palanza – è attivo un progetto, in collaborazione con l’Università Roma Tre e che accoglie studenti da diverse università italiane, che prevede una serie di interventi gestionali mirati al miglioramento del benessere psico-fisico degli animali. Tali interventi sono relativi all’area che ospita gli animali, in termini di arricchimenti ambientale (sollecitazioni sensoriali, cognitive e opportunità di scelta), sia alle dinamiche relazionali (intra- ed inter-specifiche), sia infine al loro metabolismo, attraverso programmi di nutrizione”.

 

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