Peggio di Santiago, Montevideo, Istanbul, Città del Messico, Buenos Aires, Giacarta o Cuenca in Ecuador, solo per citarne alcune. Il tempo d’attesa per i mezzi pubblici a Roma e nel Lazio – scrive oggi il dorso locale di Repubblica – è peggiorato rispetto all’anno scorso: secondo il report annuale di Moovit – l’applicazione che fornisce informazioni in tempo reale sul trasporto pubblico locale (tram, metro, bus e treni per quanto riguarda la regione) – riferito ai dati acquisiti durante il 2021 sui viaggi effettuati in 99 aree metropolitane di 24 nazioni al mondo, i romani devono pazientare alla fermata in media 16 minuti. Quasi il doppio del tempo degli abitanti di Medellín (9 min) in Colombia, per intenderci.
Il ritorno della maggior parte delle persone a lavoro in presenza, con conseguente aumento del traffico, non è una giustificazione, scrive il quotidiano. Tanto che il confronto con le altre capitali europee è impietoso: a Madrid e Berlino i tempi d’attesa in media sono di 10 minuti (come Londra), a Parigi 11.
I dati Moovit riportati da Repubblica restituiscono un quadro impietoso della mobilità romana: in media solo il 9,57% dei cittadini riesce a salire sul mezzo che deve prendere in meno di 5 minuti (a Milano il 30%) mentre – questo è l’aspetto più preoccupante – ben il 24,33% aspetta per oltre 20 minuti (a Milano il 6%). Anche qui, il paragone con le grandi città mondiali è imbarazzante per Roma e il Lazio. Lo si vuole fare? Eccolo. A Parigi e Barcelona solo il 9% attende per più di 20 minuti, il 10% a Madrid, addirittura il 6% a Monaco di Baviera e l’8% a Berlino. Nel Regno Unito si arriva anche al 3%, così come a Singapore. Perfino a Lima in Perù la percentuale è inferiore: 16%.
Inoltre Roma, tra le nove aree geografiche italiane studiate, è quella in cui gli abitanti impiegano il maggior tempo in media per arrivare sul proprio luogo di lavoro o di studio ogni mattina: 52 minuti (per una distanza media di 6,3 chilometri), 4 minuti in più rispetto al report dell’anno scorso, che faceva riferimento al 2020 purtroppo caratterizzato dalla pandemia. Un aumento logico, conseguente al ritorno del lavoro in presenza.
Il Lazio – conclude Repubblica – non sorride neanche nella classifica della frequenza di utilizzo dei mezzi di micromobilità, come il monopattino elettrico: solo il 2% degli abitanti li utilizza (+ 0,5% rispetto al 2021), meglio solo di Torino e Asti (1,6%). Insomma, nel complesso Moovit scatta una fotografia disastrosa e non all’altezza di una grande capitale mondiale. La Regione e il Comune, che beneficerà di 2,2 miliardi per la nuova tratta della Metro C e avrà a disposizione una cospicua somma per migliorare il traporto pubblico in vista del Giubileo, sperano di cambiare presto il risultato della partita. Che al momento vede Roma in netto svantaggio.