Pare che alle cose belle noi italiani siamo quasi abituati.
Ma la nuova RINASCENTE di Roma promette scorci davvero sorprendenti. Apre fra poche ore (giovedì 12 alle ore 12) l’esordiente flagship romano. Apre in pieno centro, in quella via del Tritone che negli ultimi anni pareva destinata ad un triste degrado e che con questa apertura si riprende, con orgoglio, tutta la sua grandezza.
Rinascente ovvero una storia Italiana lunga 150 anni che ha punteggiato di store la Penisola intera. Partita da Milano come piccolo negozio quasi familiare la Rinascente è diventata un colosso dell’offerta merceologica diversificata e di pregio. Già un altro palazzo storico (architetto Walter Albini) nella Capitale ospita da tempo il marchio ma senza poter offrire gli spazi a cui il brand mira.
Qui in via del Tritone i piani saranno complessivamente 8 per un totale di 14.000 metri quadrati e 650 collaboratori. I lavori sono stati lunghi, difficili e hanno riservato non poche sorprese archeologiche. Come lo straordinario Acquedotto Vergine, uno dei tesori della Roma antica inaugurato da Augusto nel 19 a.c. o il piccolo edificio dei primi del ‘900 denominato “Palazzetto” che ora riprende vita e diventa parte integrante del palazzo principale. Altro elemento degno di nota sarà il cavedio che, attraversando in altezza tutti piani, consente alla luce di giocare con gli interni. 11 anni di demolizioni e ricostruzioni per armonizzare gli spazi della Rinascente con la più pura romanità. Passata, presente e futura. 8 piani che offrono il meglio del meglio in ogni campo: dalla cosmetica alla moda, dal food al design, dall’oreficeria al fashion di lusso. Senza contare la terrazza panoramica che offre un vista che abbraccia tutta Roma. Perchè, come dice in una recente intervista Vittorio Radice vicepresidente del brand (me la passa la definizione?) “chi entra in un grande magazzino non deve credere di aver sprecato del tempo…perchè non si vendono (solo) prodotti ma esperienze”.
La forza di Rinascente è anche quella, e declinata con fermezza durante tutta la sua lunga vita, di sapersi reinventare e di saper fiutare i mutamenti dei tempi e le attitudini dei consumatori. Dall’approccio iniziale dei fondatori* verso un lusso “democratico” alla portata delle varie classi economiche alle odierne imprescindibili icone in ogni campo. E poi non dobbiamo dimenticare il legame strettissimo e fortunato che “il grande magazzino” ha avuto fin dall’inizio con i più grandi artisti. Da Dannunzio che scelse il nome, quanto mai azzeccato, di Rinascente a Dudovich che fece le prime campagne pubblicitarie. Anche con il flagship di Roma la cooperazione tra arte e nuovo punto vendita è continuata. Importanti architetti e designer si sono confrontati con un compito non facile: creare spazi nuovi, moderni e funzionali pur rispettando fino a valorizzarlo tutto l’incanto prettamente Capitolino.
* nel 1865 i fratelli Bocconi aprirono a Milano il loro primo negozio di confezioni, capostipite di Rinascente.