Con le DIETE ALIMENTARI si vorrebbe dimagrire e rimettersi in piena forma. In realtà si rischia l’alienazione e la psicosi.
Ogni giorno ne esce una nuova, ovviamente, in netta contraddizione con tutte altre. C’è quella SI a notevoli quantità di pasta, riso e carboidrati ma nel rispetto assoluto di determinati orari, in genere di mattina. Quindi si alla cofana di spaghetti aglio, olio e peperoncino purchè entro la prima mattinata. Poi c’è quella fatta solo di tisane…Poi, un tempo ci fu quella (3 gg solamente)di sole patate per ogni pasto…oppure la 3 gg a solo uva…poi quella del digiuno mimato che prevede 16 ore di digiuno e 8 ore per i soliti 3 pasti/giorno. Questa dieta assomiglia molto a quella del digiuno serale (si a infusi e acqua) e che ricorda l’antico detto:”colazione da re, mezzogiorno da principe, cena da povero”. Troviamo anche la eat-stop-eat che suggerisce da uno a due giorni di digiuno durante la settimana. Va sempre molto la dieta del minestrone, che viste le temperature esterne, potrebbe ora avere un suo perchè!
Ultima scoperta: quella del gruppo sanguigno, molto seguita da alcune star. In base al gruppo sanguigno di appartenenza vengono indicati i cibi si e i cibi no. E via così all’infinito con la Scarsdale, la Atkins, la Weight Watchers, la Dieta Zona, la Cronodieta, la dieta del Biscotto, la dieta zero carboidrati e l’immancabile fai da te…
Ma quelli che davvero la fanno da padrone sono i regimi IPERPROTEICI. Proteine animali (carne, pesce) pochissimo formaggio magro, verdura poca, frutta bandita, pane, pasta, riso idem. In pratica quella che ebbe il suo santone nel francese dr. Pierre Dukan. Dieta seguitissima dagli adepti ma condannata da qualunque medico. Gli effetti più pesanti li ha avuti proprio Dukan che, alla fine, è stato radiato dall’Ordine dei Medici…Purtroppo ci sono, ancora, dei soggetti che tendono ad imitare questo stile senza tener conto dei danni reali che questo regime alimentare provoca a fegato e reni che svolgono la funzione di “filtro” di tutto quello che ingeriamo. Un sovraccarico di proteine obbliga questi organi ad un super lavoro, ad un accumulo di scorie difficilmente eliminabili che alla lunga può portare anche all’insufficienza renale. L’ha ripetuto per una vita il prof. Veronesi (e con lui molti altri): mettiamo nel piatto il minor numero di proteine animali possibile!
La dieta più semplice che ci viene in mente, però e sempre, è quella FAI DA TE. Che dopo tanti patimenti risulta essere la più inefficace, affamante e sicuramente controproducente.
Avviamoci quindi verso un’alimentazione con pochissimo sale (per altro presente a nostra insaputa praticamente in tutti cibi), pochissimo zucchero raffinato (idem come sopra), poco alcol (no ai superalcolici e agli shottini), verdura tanta, frutta in giusta quantità (contiene zucchero), beviamo almeno 2 litri di acqua al giorno e MUOVIAMOCI. Se possiamo andiamo anche in palestra ma, soprattutto: camminiamo, saltiamo, facciamo le scale a piedi e qualunque altra cosa ci venga in mente e ci consenta di spendere parte delle CALORIE ingurgitate.
Davanti al frigorifero, al cioccolato o al cartoccio di patatine fritte ecc, fermiamoci un attimo e chiediamoci: ma ne ho davvero “bisogno”? Il cibo è fondamentale, certo, ma non deve mai diventare nè un atto compensatorio di altre mancanze/rabbie/tristezze, nè, tanto meno, Belzebù. Stiamo sempre ma sempre lontani da certi farmaci che promettono miracoli e invece ci distruggono. E non dimentichiamo mai che, anche se hanno un costo, ci sono i medici nutrizionisti (veri) capaci di mettere a punto una dieta adatta a noi e solo per noi.
Siamo tanti e ognuno di noi è diverso dagli altri. Non è pensabile che una dieta possa essere generalizzata e andare bene per tutti. Come i vestiti…. “made to measure” è l’ideale!