“Game show” con drink ieri sera alla boutique Moschino di via del Babuino. Divertimento puro e allegria contagiosa. Così com’è nello spirito e nella creatività, sempre sorprendente della Maison.
Quindi festa grande dove ogni ospite era protagonista. Nessun testimonial o super influencer a rubare la scena ai tantissimi invitati e alla nuova collezione autunno/inverno. No red carpet, no transenne ne’ giganteschi “buttafuori” con tanto di auricolari. Davvero una modalità leggera e quanto mai coinvolgente. Se tutte le serate modaiole fossero così décontracté e spensierate sarebbe sicuramente un vantaggio per tutti.
Già di per sè l’inventiva di Jeremy Scott ti lancia in un mondo immaginifico di colori e di sorprese. Entri nelle Boutique Moschino e ti senti Alice in un universo “parallelo”.
Nelle sue collezioni, in verità, non tutto è facilmente portabile ma, la moda si sa, è fatta anche di eccessi.
D’altra parte non pensavamo la stessa cosa di alcune creazioni del fondatore Franco Moschino?
Nato nel 1983 il brand ha dato continui scossoni al fashion tradizionale. Tanto da porsi in netto contrasto, sia come stile e creazioni sia come gestione dell’immagine e fidelizzazione del cliente, con il resto dell’industria della moda. Per noi che siamo stati fra i suoi primi fans, l’incontro con la moda di Moschino, è stato come sentirsi liberati dalla corazza dell’abbigliamento “sciurettistico” imperante.
Si è verificato un intreccio di correnti. Un momento di transizione fondamentale per passare dal classico (anche se Franco Moschino non l’ha mai del tutto dimenticato) all’abito inteso come gioco e base per accostamenti arditi.
Ora Scott ci presenta delle collezioni sempre controcorrente, audaci, divertenti e dedicate completamente ad un tema ben preciso.
Per l’autunno inverno ci spedisce dritti, filati, in un casinò o al tavolo di una roulette. Qui le banconote e i simboli delle varie valute giocano e si fermano, fra luccichi e stampe su vestiti, borse e pellicce (rigorosamente ecologiche).
Anche il drink è giocoso e gli “stuzzichini” sono presentati come “fiches” e “boules” incerte fra rouge et noir… Il dj ha trasmesso a tutti una gran voglia di movimento, come in una festa fra amici.
Le foto “posate”, degli ospiti, sono state “liberatorie” come una seduta di training: ognuno ha presentato se stesso e alcuni pezzi della collezione interpretando il tutto con la propria fantasia “brada” che quasi sempre ci è negata.
Secondo noi il “game show” di ieri sera da Moschino è stato un bellissimo momento che ha rotto tutti gli schemi abituali e ci ha fatto sorridere anche durante i sogni della notte.












