Le temperature a Roma quest’estate sono veramente torride.
Per chi vive per strada è un vero inferno. Così, come in inverno quando i gradi scendono sotto ad una determinata soglia scatta il piano”antifreddo” per gli homeless, altrettanto dovrebbe scattare il piano “anticaldo”. Quest’anno ne abbiamo sentito parlare ben poco ed anche ora, che è attesa una nuova ondata di calura, non si notano seri provvedimenti.
Il primo comunicato stampa del Campidoglio risale al mese di giugno, integrato poi il 9 di luglio. Dopo di ciò, a quel che ci risulta, l’argomento è stato accantonato. Qui di seguito vi riportiamo, per conoscenza, parte di quanto comunicato dal Campidoglio:
“Anche quest’anno il Campidoglio fa fronte al caldo estivo con una serie di iniziative a sostegno di chi vive condizioni difficili. Obiettivi: informare per prevenire i rischi e sostenere chi ne ha bisogno, dagli anziani in stato di disagio e isolamento ai senza fissa dimora.
Si parte con attività ricreative e di tipo fisico-cognitivo distribuite su tutto il territorio dal 1° luglio al 15 settembre 2019, indirizzate alla popolazione anziana, in via prioritaria agli iscritti ai Centri Sociali Anziani (CSA), per una ricettività potenziale di 60.000 accessi gratuiti, in netto aumento rispetto ai 6.400 del 2018.
Seminari informativi su uso dei farmaci e alimentazione, percorsi formativi su sostegno reciproco e misure antitruffa, attività sportive e di socializzazione (ginnastica dolce e posturale, aquagym, nuoto, balli di gruppo ecc.) si svolgeranno in tutti i Municipi, grazie alla disponibilità di impianti sportivi comunali, circoli privati e federazioni. Tutte le informazioni sono contenute nei 10.000 ventagli informativi predisposti dall’Azienda Speciale Farmacap, distribuiti nei CSA e nei Municipi.
Per 92 giorni, inoltre, saranno attivi servizi di accoglienza per persone senza dimora, nuclei familiari in emergenza, persone con gravi problemi sociali e altre persone in condizioni di marginalità. I 280 posti messi a bando (stesso numero del 2018) si aggiungono a quelli dell’accoglienza ordinaria. Sempre attiva la Sala Operativa Sociale raggiungibile H24, 365 giorni all’anno al numero verde 800440022. Si tratta di accoglienza diurna e notturna H24 e H15 (dalle 18 alle 9 del mattino successivo) in cui saranno garantiti cena, pranzo, colazione, cambio biancheria, lavanderia e doccia.
L’accoglienza sarà così organizzata: accoglienza notturna H24 per 30 persone al giorno e H15 per 70 persone al giorno; accoglienza diurna H9 (dalle 9 alle 18) per 30 persone. I Centri di Ristoro opereranno dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 per complessivi 150 utenti al giorno. La funzione non sarà assistenziale, agevolerà il collegamento territoriale con le risorse e incoraggerà alla cura di sé e dell’ambiente di accoglienza.
“Il Piano Caldo è pensato per includere tutte le categorie fragili”, spiega l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre. “L’Amministrazione è pronta a far fronte ad ogni emergenza, adattando ogni misura alle esigenze delle varie fasce della popolazione. Dalla parte dei fragili, con servizi aggiuntivi e innovativi che permettono alle persone che rimangono in città di avere opportunità di socializzazione, benessere e solidarietà anche d’estate”.
Un’offerta più che misera e quasi inutile visto il numero degli utenti che possono usufruirne e soprattutto NON pubblicizzata quasi per niente. Ben diversa la situazione all’estero dove i piani anticaldo sono molto articolati e consentono, a chi ne ha bisogno, di rifugiarsi in strutture con aria condizionata. Senza porre limiti al tempo di permanenza. La Capitale propone attività ricreative (sic), attività sportive (doppio sic), balli di gruppo (triplo sic), ecc. Segue un numero verde cui rivolgersi per ulteriori chiarimenti. In ogni caso viene specificato che l’iniziativa NON ha carattere assistenziale, senza specificare il senso di questo “doveroso” chiarimento.
Una solenne e vergognosa presa in giro da cui NOI cittadini prendiamo le distanze.
Ma voi avete mai visto i diseredati che fanno il bagno, si lavano i capelli, puliscono oggetti di cucina, fanno il bucato (?) in quei pochi metri di Tevere che riescono a raggiungere?
Certo, qualcuno lo farà pure per scelta di vita ma, gli altri, TUTTI gli altri vi sono costretti dalle scelte che la vita ha fatto per loro e dal disinteresse delle Istituzioni.