Pressing Natale: comperare ora per comperare meglio?

Senza soluzione di continuità i nuovi tentativi del commercio per ghermire i clienti. Una gran cassa che con ogni mezzo ci frastorna quotidianamente.

sconti prenatalizi

Nessun commerciante azzarda ancora la parola “saldi”, e nessun cartello parla di liquidazione.

Mancano ben 38 giorni a Natale e quindi questi 2 termini devono stare, per legge, lontanissimi dalle vetrine. Comunque sia la merce nei magazzini va fatta fuori e alla fine i bilanci devono tornare al centesimo. Ciò detto l’arguto venditore quest’anno si sta inventando qualunque “richiamo” possibile per catturare il cliente di passaggio. Dal semplice sconto su determinati prodotti, al “pensa ora ai tuoi regali”, all’impacchettamento gratuito e infiocchettato  fino alla creatività più sconcertante del “black fri-yay!“, strappato allo slang più puro (e ad una marca di borse e accessori) e buttato lì a casaccio. C’è anche l’esotico Black Friday che però non coincide ne’ con un qualunque venerdì ne’, tanto meno, con il fatidico 23 novembre (giorno del ringraziamento e reale giro di boa per i saldi).

Certo nelle vie dello shopping di lusso il fenomeno è meno evidente anche perché le grandi firme, ormai, sussurrano le loro proposte solo via mail o sms “privatissimi” e “personalissimi”. Siamo combattuti fra il sentirci ingolositi e onorati per tanta considerazione commerciale e il dar retta al buonsenso che ci suggerisce che i nostri dati fanno parte di una immensa schiera. A questo punto si pone il dilemma: partire e fare un isterico slalom fra le porte, sempre aperte e invitanti, di qualunque offerta merceologica o godere ancora di qualche giorno di sereno NO SHOPPING. Tanto poi partono i saldi e lì si che la lotta fra le marche si tramuta in una battaglia, senza esclusione di colpi.

Nel gran calderone del battage pro acquisto sale sul podio  anche Amazon, il gigante delle vendite on line. Non si accontenta di un semplice “venerdì nero” ma lancia enfaticamente la “settimana nera”. La nostra prepagata vacilla e scivola di fronte all’offerta imperdibile sui telefonini e sulle promozioni che si alternano e si rinnovano ogni 5′.  Una rete a maglie così fitte che ci costringerà a clic continui e nefasti.

Noi siamo in mezzo travolti dal “dover” spendere e il piacere dell’acquisto. Il tutto alla fine diventa robotizzato, compulsivo e sfiancante. Qualche anno fa il colosso Rinascente si prese una legnata non indifferente per aver invitato i possessori di Rinascente card ad una sorta di vendite (scontatine) prenatalizie. Per i fortunati fu un glorioso Natale che ancora ricordano con nostalgia. Ora, vien da chiedere, ma la finanza, la polizia municipale ecc. questi “richiami”/sconti/offerte non li vedono? Oppure e, ancora una volta,  ha vinto il famoso detto “chi la dura la vince”?

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