Roma, qualità della vita: sondaggi opposti

I report sulla qualità della vita nelle città italiane quest'anno ha una new entry: l'altalena della posizione di Roma. Mistero sulla reale posizione.

In questa buffa storia più che mai si conferma una certezza: i numeri se ben manovrati passano da aritmetica a opinione.

E’ di ieri la notizia ripresa dal quotidiano Italia Oggi che ha pubblicato i risultati sull’annuale classifica sulla Qualità della vita nelle 110 province italiane. L’indagine è stata condotta dal dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma. Da questo report Roma appare in netta ripresa, con grande gaudio della cittadinanza più che soddisfatta, e tweet entusiastici del sindaco Virginia Raggi.

Oggi, però, l’orizzonte cambia completamente: fonte della ricerca, classifica e motivazioni. Roma non solo retrocede ma pare in caduta libera. Secondo i dati della ricerca del Sole 24 ore e, ribadita in tutte le salse, la qualità della vita a Roma è peggiorata nell’anno preso a campione. I livelli di vita vengono definiti “gravemente insufficienti”.

A questo punto a chi dobbiamo prestare fede? Si sa che le “proiezioni e i sondaggi” sono fallaci e ingannevoli ben più delle previsioni del tempo.

Attacca subito Di Maio e ci mette un attimo a definire questi nuovi risultati del Sole come “fake news”. Non solo sulla Città e la sua vivibilità (scarsa a nostro avviso) ma, su tutto il M5s. Insomma, dall’alto della sua nuova posizione di candidato premier, con ampio giramento di frittata, confonde (volutamente?) i giudizi sulla Capitale con quelli dell’operato del campidoglio pentastellato. Ma è anche innegabile che finora grandi cose positive non si son viste. La monnezza continua a infestare tutta la Città, i mezzi pubblici o son rotti o sono senza conducenti, p.zza Navona torna miracolosamente ad essere “piazza” dei Tredicine, i collaboratori del sindaco, sono cresciuti a vista d’occhio fino ai 102 attuali, le sponde del Tevere son tornate indecenti, le voragini nelle strade sono all’ordine del giorno (e tali restano), le periferie sono dimenticate, abbandonate, in perenne lista d’attesa nonostante le promesse del Sindaco…

Ora diciamocelo fra di noi romani: qual’è la nostra vita, la nostra Città e, senza valutazioni politiche, quanto e come ci sentiamo supportati dalle istituzioni? Vorremmo proprio che la “classifica” nascesse non da parametri universitari/politici ma, da chi vuole e deve far sentire la propria voce.

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