A Venezia torna l’acqua alta e il Mose continua a dormire

Non solo l'acqua alta torna invadere Venezia ma si alza la rabbia, più che sacrosanta, per quel Mose immobile e irridente

I Veneziani hanno fatto di tutto per riportare una parvenza di normalità nella loro città. E ci sono quasi riusciti.

Ma il nuovo allarme “acqua alta“, annunciato e in fase di crescita continua è un dramma. Un castigo e un incubo che i veneziani non si aspettavano a così breve distanza dall’ultimo disastro.

Ma, il meteo impietoso più che mai su tutt’Italia, non fa sconti a nessuno. E la città lagunare si ritrova con l’acqua in casa. Quello che era stato pulito probabilmente verrà, entro domani, nuovamente intaccato dal fango.

E il ciclopico Mose? sempre lì, fermo, sdraiato fra le maree, inutile e vergognoso.

Passata la grande devastazione a Venezia sono arrivati tutti i “big”. Si è mosso persino Conte con un bel discorso di incoraggiamento(??).

A questo punto e a dimostrazione della grandezza e validità dell’opera Mose, il marchingegno è stato messo in moto e ci hanno detto che la prova è stata più che positiva.

Quindi cari Veneziani avete potuto constatare, insieme a Zaia, Brugnaro, Conte e tanti altri compagni del solito “Cantagiro” che da quel giorno il mare sarebbe stato fermato. E voi non avreste dovuto mai più spazzare: case, negozi, calli e campielli. Ci abbiamo creduto anche noi.

E invece no: VI HANNO PRESO PER I FONDELLI. Hanno preso per i fondelli tutti gli Italiani e continuano a farlo, come se fosse la vera mission della buona politica e del buon governo.

Forse aveva ragione Giachetti quando rivolto ai suoi colleghi pronunciò la storica frase: “Avete la faccia come il c..o”.

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