Bici selvaggia: in contromano e marciapiedi

Bici senza più regole. Pedoni a grave rischio. Ma se lo dice il Governo...!

bici in contromano

Già il traffico cittadino è un groviglio, a volte mortale. Già il codice stradale non è cosa fissa ma assolutamente di libera interpretazione. Già i semafori, come le strisce pedonali sono elementi solo indicativi e coreografici.

Da tempo, poi, ci si son messe pure le bici che, a corto di piste ciclabili, usano qualunque cm. percorribile per i loro rally. I pedoni rischiano grosso e sono loro a fare balzi indietro pur di non essere presi in pieno. I rider, poi, con la pizza calda in spalla e da consegnare al volo rappresentano un nuovo “sconosciuto” attentato.

Con le ultime normative (firmate da Lega e M5S) per noi pedoni sono in arrivo giorni neri e perigliosi tanto che varrà la pena di considerare l’opportunità di non uscire più di casa!

Le bici potranno andare contromano, ai semafori non dovranno mettersi in fila dietro le auto (perchè ora lo fanno?) anzi potranno partire per prime. Tipo “pool position” dei velocipedi! evidenziata da una particolare striscia bianca. Sempre i ciclisti saranno liberi di usare le corsie preferenziali dei taxi, tram e mezzi di soccorso (gulp!). Senza dimenticare che il parcheggio per le bici sarà praticamente libero e quantomeno fantasioso.    Il testo prevede anche nuove regole anche per i monopattini elettrici e gli hoverboard.

Per equità nei confronti dei poveri dimenticati automobilisti a loro viene data la libera facoltà di marciare a 150 km/h dimenticando i “vecchi” 130, basta che non fumino e non usino il cellulare.

Nessun accenno a campanelli, trombette o sirene varie per avvisare dell’arrivo delle biciclette, che silenziosamente saranno d’ora in poi libere di centrarti.

Abbiamo come una visione:  traumi in netto aumento, gente stampellata e  marciapiedi lastricati da pedoni e runner legalmente abbattuti.

Gli stessi pedoni a cui TUTTI i medici consigliano, per restare in buona salute, di camminare “serenamente” il più possibile con il mito dei 10.000 passi/giorno.

Ma perchè a certi politici viene data la libertà di pensare e di deliberare su cose ininfluenti ma pericolose e proprio nel momento in cui l’Italia sta toccando il fondo dei tagli alla Sanità e al “rattoppo” delle strade e dei marciapiedi…..

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