A tempo ampiamente scaduto il Sindaco Raggi vieta l’uso di botti e fuochi d’artificio. E lo fa con un’ordinanza che mette al primo posto l’incolumità e la sicurezza di cittadini e animali.
Peccato che il pensiero e l’azione inibitoria arrivino appena 24 ore prima del grande Bang Bang generale, quando il comprabile è stato comperato e stoccato nelle case. L’avesse deciso, che so, verso ottobre/novembre si sarebbe evitato di avere moltissime abitazioni di Roma ridotte a polveriere!
E ora che si fa? Metti che tutti, ma proprio tutti i cittadini rispettino il divieto, quell’immensa quantità di botti chi se la prende? e in quale secchione, secchio o sacco andrà messa? Gli artificieri, pur di scongiurare, il secondo rogo di Roma sono forse stati “comandati” a recarsi porta a porta per ritirare l’esplosivo ammassato rilasciando regolare ricevuta?
Ma a me chi mi rimborsa le centinaia di euri spesi per far crepare d’invidia ospiti e vicini di casa? E pensare che i più potenti botti, tipo Quota 100, sono pure illegali; una fatica bestiale trovarli!
E la Raggi ci mette pure il carico da 90, dando all’ordinanza un tempo ben preciso: dalle 00.01 del 31 dicembre alle 24 del 1° gennaio. Da che si deduce la totale liceità di far brillare la nostra costosa S. Barbara casareccia dal 2 gennaio e per tutto il corso del 2019.
Questa, che discende dal Campidoglio, si che è una vera lezione di logica e di tutela dei cittadini….