Che i CASAMONICA abbiano messo a ferro e fuoco la Capitale e le sue spiagge è innegabile. Che “lavorino” in campi lontanissimi dalla legalità è evidente. Che norme e regole siano per loro parole sconosciute più che ovvio.
Quante ne hanno viste e patite i romani a causa del loro totale menefreghismo e crudeltà.
Litorali interdetti, abusivismo massiccio e sfrontato…e poi funerali, di cui ha parlato tutto il mondo, con migliaia di petali di rosa che “piovevano” sulla “trista compagnia”.
Torniamo sull’abusivismo e su quelle otto “ville/villette” al Quadraro che le ruspe hanno demolito. I Casamonica, in barba al vincolo archeologico che riguarda quella zona, si son tirati su SENZA CHE NESSUNO proferisse verbo e tanto meno sanzioni un villaggetto con tanto di allacci illeciti e per lo più a carico di ignari vicini. E questa è la brutta, ma vera realtà.
Ma l’atteggiamento poco professionale e molto sensazionalistico di alcuni colleghi ci invita a tornare sull’argomento per occuparci di un risvolto della vicenda, di poco conto ma che ha fatto muovere moltissime penne, anche note. Quando le cose importanti e vere di un caso sono state ampiamente raccontate ma l’argomento tira ancora cosa fai? Ti attacchi a tutto: le villette diventano regge, e gli arredi, decorazioni comprese, faraoniche dimostrazioni di potere economico. Dopo essere stati subissati da centinaia di foto e filmati, a nostro modesto parere tutto questo sfarzo e ricercatezze non le vediamo! Con incredulità mista a repulsione vediamo solo un assortimento molto ampio di cose e arredi di pessimo gusto. Dai fiori finti (plastica?) in ogni angolo, alle tigri formato maxi ai cavalli dorati e rampanti, lampade e lampadari di bruttezza cosmica, quadri che nemmeno le pizzerie più scalcinate appendono più. (con tutto il rispetto per le pizzerie). Le consolle sono stile Aiazzone o peggio. Idem per gli specchi e altre suppellettili. Per quanto riguarda i libri: davvero pochini, nè veri nè finti.
D’altra parte questo arredamento delle villette dei Casamonica non l’hanno mica inventato loro. E’ una tendenza che vediamo ripetuta nelle case dei boss dei vari Gomorra, Pizzofalcone ecc…uno status d’arredo che ben codifica chi lo sceglie. Arabi a parte. Sono oggetti che non costano molto (certo molto meno di una buona stampa, o di un bel vaso di cristallo) ma che devono impressionare e soggiogare l’ospite.
Una chicca però ve la diamo: al Salone del mobile di Milano, ormai il più importante e seguito d’Europa, una grande area è proprio riservata agli arredi più kitsch che si possano immaginare. Diversi stand, con grande seguito di acquirenti, dedicati esattamente a quelle cose che tanto piacciono agli abusivi del Quadraro e che vengono riprodotte all’infinito proprio perchè gente del “tipo” Casamonica purtroppo l’Italia ne ha un numero infinito!