Colpita perché donna, così la Raggi ci riporta al paleolitico

In Tv il sindaco Raggi afferma che essere donna è causa di molti mali e troppi attacchi

E Virginia continua con il suo mantra ma, questa volta, aggiunge la frase “mi attaccano perchè sono una donna”.

Dichiarazione storica che pesa e peserà come un masso sull’altra “metà del cielo”. Anni di contestazione e di lotte, anni di femminismo, dalle suffragette al 68, vanificati da questa asserzione. Mancavano le lacrime e un lieve tremore e avremmo assistito ad una delle tragedie umane più tristi della storia. Forse la Raggi si dimentica le ole, proprio perchè al Campidoglio e per la prima volta, saliva una DONNA?

Così facendo e dicendo offende chi l’ha votata e sostenuta e offende tutta la categoria femminile.

Cambio di copione per il nostro sindaco: da dura e pura a povera fanciulla dileggiata e offesa. Lei, che non c’entra per nulla in nessuno sconquasso cittadino, si appella a quella che ritiene una deminutio un handicap talmente grave da metterla in difficoltà.

Così, per non correre ulteriori pericoli, non si presenta nell’aula dove TUTTI i capigruppo l’attendevano per un confronto diretto. Constatata la sua assenza (era in Tv da Vespa) nell’aula Giulio Cesare scoppia la rivolta. Chi se ne va, chi torna, chi mugola, chi resta. Così i pochi rimasti in tutta tranquillità votano (e vincono) la mozione per intitolare 1 strada/piazza a Giorgio Almirante. Il sindaco informato in diretta TV commenta “non ne sapevo nulla“. Ovvio non c’era!

Così finisce la trasmissione e la giornata della fanciullina indifesa.

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