Con Zalensky Sanremo stroppia

Arriva Sanremo e arriva Zelensky accolto da un coro di commenti negativi. Il Presidente che si crede, ormai, eroe e salvatore della patria apparirà in video per 2 minuti e, sicuramente, chiederà nuovi e costosi aiuti. Ma tanti non sono d'accordo

Man mano che si avvicina la kermesse sanremese si alza il tono della discussione fra i media e gli opinionisti circa la partecipazione in video del presidente ucraino Zalensky alla serata finale dell’11 febbraio. La maggior parte dei commenti è assolutamente negativa sull’apparizione del politico il cui Paese sta affondando sotto le macerie di una guerra non voluta ma ugualmente assassina e pericolosissima anche per l’Europa e forse per il mondo.

Mentre abbiamo negli occhi le distruzioni, le fosse comuni, i morti e i crateri provocati dalle bombe è paradossale che Zalensky si prenda il tempo di posare, a favore di telecamere, per parlarci della situazione ucraina e soprattutto di chiederci nuovi aiuti di terra e di cielo ma, indubbiamente sempre più gravosi per l’economia europea.

Un pugno nello stomaco e una banalizzazione del conflitto che probabilmente potrebbe produrre l’effetto contrario.

Mentre il suo popolo muore di freddo e di fame nelle case sventrate e senza corrente elettrica il presidente ottiene 2 minuti a tutto schermo.

Intanto il 52% degli italiani si schiera contro la guerra e il continuo invio di armi sempre più potenti con la chiara certezza che le armi mandate in Ucraina non faranno altro che prolungare e fomentare il conflitto aizzando maggiormente Putin contro l’occidente.

Ma la tv e le trasmissioni in Italia sono diventate dei grandi e disordinati contenitori dove l’enfasi della pseudo informazione in realtà vale di più della notizia stessa.

Anche Sanremo ha dimenticato, anno dopo anno, il tripudio di fiori che l’aveva fatta acclamare nel mondo, per diventare un palco spoglio su cui tutto può succedere e dal quale tutto si può dire basta che faccia audience.

Anche se l’apparizione di Zelensky arriverà dopo la mezzanotte e praticamente alla fine delle canzonette, nessuno ci toglie dalla mente che quell’apparizione sia stata pensata come il momento clou dell’intera manifestazione.

E proprio su questo aspetto della vicenda scivola il vanitoso presidente ucraino ormai talmente immedesimato nella figura di eroe nazionale da non vedere quanti e quali trappole gli si possono parare davanti.

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