A fontana di Trevi è tornato l’abituale suk, i monopattini e le bici elettriche giacciono abbandonate in ogni angolo e non poche sono finite, anche, sul fondo del Tevere, i cassonetti prendono fuoco e i cinghiali allattano i piccoli in mezzo ad una strada qualunque.
E poi c’è il dramma dei rifiuti, del verde mai curato, dello sfacelo progressivo delle rete viaria. Questa in sintesi la foto di Roma, ad oggi.
Per ovviare, almeno, in parte ad alcuni di questi disastri il Sindaco Gualtieri e l’assessore Sabrina Alfonsi hanno ideato l’iniziativa “Roma cura Roma – Tutta mia la Città” con l’intento di “coinvolgere i romani e le associazioni in una grande iniziativa di promozione della cura e del decoro cittadino” ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri e ha aggiunto “Sarà una giornata di festa e partecipazione: non la sostituzione del lavoro che l’amministrazione deve fare”.
Un concetto di complementarietà che dovrebbe avvicinare i romani alla loro Città e spingerli ad amare e rispettare ogni angolo comune come se fosse proprio.
La giornata scelta per le attività è quella del 2 aprile che spazierà in ogni singolo aspetto del “fare” per un nuovo decoro di Roma.
Quindi: interventi sul verde, raccolta dei rifiuti, riverniciatura delle panchine…e poi largo alla fantasia che può essere sottoposta a www.romacura.roma.it. Sono già molte le adesioni da parte di privati, associazioni e comitati e, come abbiamo detto chi vuole può aggregarsi sia di persona sia con proposte.
Già altre volte si sono visti movimenti spontanei che si sono dedicati alla pulizia di spazi cittadini ma Roma cura Roma esprime un concetto di aggregazione e di presa di coscienza ancora più profondo e si spera duraturo.
Ma la buona volontà e l’entusiasmo non devono durare una sola giornata devono spingere ad un comportamento civile e civico di alto livello che aiuti la Città a “risorgere” e ad esprimere una nuova immagine di sé.
Dobbiamo sottolineare che l’impegno dei cittadini non può e non deve prescindere da una ritrovata determinata ed efficace operatività delle forze sul campo.
Il suk a fontana di Trevi o gli accrocchi di monopattini e bici non dovrebbero esistere perché stroncati sul nascere dalla Polizia municipale o chi per essa.
Quante multe per scorretti comportamenti e sfregi all’ordine cittadino si potrebbero fare e invece, il più delle volte, la sanzione va a finire sul tergicristalli di qualche auto.
Troppo poco se vogliamo che Roma sia considerata e vissuta come una Città ordinata e decorosa.