I contagi corrono con le manifestazioni e l’ignoranza

Non potremmo mai accettare un nuovo lock down se a procurarlo sono i pochi irriducibili no vax e no pass. Chiediamo misure decise e forti.

L’aumento esponenziale delle manifestazioni, dei cortei di protesta, delle occupazioni e dei vari raduni non passa in modo innocuo.

Oltre ai problemi e disservizi che penalizzano la Città, si aggiungono i problemi di carattere sanitario.

Ormai questi assembramenti “libertari” e volutamente privi di alcun tipo di prevenzione si stanno dimostrando, con certezza matematica un incubatore di contagi da Covid.

D’altra parte i no vax e i no pass negando in modo plateale la necessità di profilassi e precauzione non possono che ottenere l’effetto opposto a quello con forza asserito: la certezza della malattia e del contagio. Così per negare il fatto ne confermano l’esistenza e sono sempre i primi a pagare cara la loro incompetenza e incoscienza.

Con questa logica da semplici sbandieratori di false ideologie si trasformano in liberi untori in uno stato troppo liberale.

E’ di questi giorni la pessima realtà della crescita della curva dei contagi nel Lazio e in altre regioni italiane.

Il liberi tutti su cui tanto si discuteva si sta avverando quotidianamente e senza che nessuno l’abbia decretato.

Questa recrudescenza di contagi lascia ancora esitanti gli addetti alla cura della prevenzione e del nostro benessere. La scelta del green pass è stata una saggia decisione ma ora non è più sufficiente e bisogna avere il coraggio di rendere il vaccino e mascherina obbligatori.

Se nemmeno davanti all’obbligatorietà alcuni no vax si piegheranno, allora andrebbero i solati, esclusi dalla vita quotidiana.

Sulla scorta di quanto stanno facendo in altri paesi si dovrebbero creare dei cluster di estromessi rendendoli impossibilitati a colpire.

I soliti noti diranno che stiamo parlando di “campi di concentramento” ma sarebbe una delle più mostruose asserzioni che si possano fare.

Ormai la percentuale dei vaccinati, in Italia, è molto alta e con la terza dose che è di routine si profila una buona copertura.

Eppure i tecnici parlano chiaramente di quarta ondata e noi non possiamo che rabbrividire al solo pensiero di un nuovo inatteso e immeritato lock down.

Se questo dovesse avvenire nessuno ci potrebbe impedire di puntare il dito contro quei pochi che, disattese tutte le norme e facendo pernacchie alla salute altrui, hanno deciso di confutare il non-confutabile.

In caso di nuove zone gialle, arancioni o peggio rosse, chi ha rispettato le direttive sanitarie ed è costretto a pagare pegno, andrebbe risarcito direttamente da un fondo apposito (possibilmente non gravoso per lo stato).

Ormai è chiaro per come vanno le cose dobbiamo fare di tutto per salvarci e non ci sono altre strade e stregonerie se non quella del vaccino.

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