Intanto che si contano le ore per strapparsi di dosso le mascherine e si comicia a pensare a cosa mettere in valigia per le prossime vacanze tocchiamo con mano la pochezza dell’informazione colta che fuoriesce dai nostri media.
Il nullismo regna sovrano.
La nostra curiosità si giostra, appagata e in stato catatonico, fra le metriche sdrucciolevoli delle ciance più evanescenti. Uno su tutti, gli altri a seguire: 1) il giovane Harry (siamo fra le brume della perfidia Albione) non è figlio legittimo del principe Carlo. Dopo attenti esami dei comportamenti più che tesi e rissosi fra i due discendenti reali e studi che si basano su perizie biometriche sarebbe evidente la differenza fisionomica fra padre e figlio.
Da qui un gran putiferio di illazioni che, naturalmente, coinvolgono la defunta Lady Diana di cui fra poco ricorrere l’anniversario della morte;
2) il caso del piccolissimo Nicola, fortunosamente ritrovato nei boschi del Mugello e che si era allontanato in totale solitudine da casa nei giorni scorsi. 30 ore di vuoto che hanno dato la stura a decine di insinuazioni e congetture. Se poi salta fuori che i genitori ci hanno messo 9 ore prima di allertare le forze dell’ordine, parte del puzzle “ideale” fa intravedere un disegno a dir poco scabroso. Cui si aggiunge la scoperta che anche il fratellino più grande, tempo fa aveva tentato la fuga da quella casa sperduta nel bosco, priva di luce e gas e soprattutto defraudata da ogni altro contatto umano;
3) e la scultura della porchetta piazzata in centro a Roma? Orrore artistico e villipendio al comune senso del decoro.
La statua, una delle 8 opere del progetto Piazze Romane, accende un discussione che tira in ballo: animalisti, vegetariani, la presidente Alfonsi, imbrattatori di professione, la Corte dei Conti e animi sensibili che mai hanno ceduto alla tentazione di accessori di origine animale.
Di fronte a tali voragini intellettuali non ci resta che aggrapparci con forza e speranza alla manfrina Conte/Grillo…